La Romania all’orizzonte delle elezioni del 2024

Si può apprezzare che i vent’anni di appartenenza alla NATO e i diciassette anni di integrazione nell’Unione Europea hanno portato alla Romania progressi significativi, che si riflettono soprattutto nel campo delle infrastrutture e degli investimenti esteri. I programmi e gli investimenti europei hanno generato sviluppo in numerosi settori in Romania. Inoltre, la libera circolazione delle persone all’interno dell’UE ha facilitato l’accesso di un numero significativo di rumeni al mercato del lavoro occidentale (circa 6-7 milioni). Nelle relazioni economiche della Romania prevalgono gli scambi commerciali con gli stati europei. E in…

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C40 CITIES: Cosa nasconde davvero il programma di riduzione dei gas serra e cambiamenti climatici (di Francesco Paolo Cinquemani)*

Iniziamo richiamando l’attenzione sugli l’obiettivi dell’agenda Davos 2030 ancora in corsa, in ordine alla digitalizzazione e alle Smart City. Le C40 ci vengono presentate come una rete globale di grandi città che operano per sviluppare e implementare politiche e programmi volti alla riduzione dell’emissione di gas serra e dei danni e dei rischi ambientali causati dai cambiamenti climatici. Il progetto C40 è un processo iniziato nel 2005 dall’allora sindaco di Londra Ken Livingstone, che convocò i rappresentanti di 18 metropoli per proporre un accordo di cooperazione per la riduzione delle emissioni…

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L’esercito rumeno dopo vent’anni nella NATO (di Antoniu Martin)*

Il 2 aprile 2024 ricorrono vent’anni da quando la Romania ha aderito all’Alleanza del Nord Atlantico, la più importante organizzazione politico-militare del mondo, che comprende attualmente 32 Stati, tra i più sviluppati e assumendo una vita interna democratica. Naturalmente, due decenni sono un periodo dopo il quale si può fare una valutazione rilevante sulla situazione dell’esercito rumeno, su come si è evoluto da un esercito di tipo sovietico, appartenente al defunto Patto (Trattato) di Varsavia – e che operava secondo la dottrina “della lotta di tutto il popolo” – ad…

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L’INTERVISTA/Marracini a ruota libera sullo stallo della sanità sarda: colpa della politica, si è appiattita sulle università

“L’ospedale Brotzu di Cagliari va mantenuto e supportato. Ce ne vorrà prima di chiuderlo. I nuovi ospedali voluti da Solinas? Mah, mi pare più una questione politica e non aggiungo altro perché anche io ho fatto politica”. Centrista, moderato. E soprattutto consapevole di ogni aspetto quando si parla di Sanità. Sergio Marracini, cagliaritano, è appena andato in pensione dopo una vita di lavoro col camice conclusa con la direzione dell’ospedale Covid più importante della Sardegna, il Santissima Trinità. Quale sarà il suo futuro professionale non si sa (“sto valutando alcune…

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