A PALAZZO SAN GERVASIO/Presse e raccogli imballatrici all’avanguardia nell’azienda Cicoria. Grazie al principio di Archimede

 

Un settore trainante per la Basilicata, una regione a prevalente vocazione agricola. Una eccellenza che si ispira al sistema di Archimede, ossia un principio fisico semplice ma universale: datemi un punto di riferimento e vi solleverò il mondo. E se non ha sollevato il mondo l’azienda Cicoria, che si trova a Palazzo San Gervasio, a poche decine di chilometri da uno dei più importanti poli di auto (lo stabilimento di Melfi), un punto di riferimento l’ha trovato: si chiama big Baler. Ha applicato questo principio alle sue presse e raccogli imballatrici riuscendo a conquistare i mercati di 50 paesi. Maturando una esperienza internazionale in tutti i continenti.

Una avventura imprenditoriale, iniziata nel lontano 1927, che si tramanda di padre in figlio e portata avanti con un impegno costante: sperimentare nuovi orizzonti tecnologici. E se ora l’azienda Cicoria è riuscita a farsi un nome in tutto il mondo, con un fatturato annuo che supera i 5 milioni, questo lo si deve all’intuito e alla capacità di due fratelli (Romolo e Michele), che sono riusciti a tesaurizzare una lunga esperienza, che l’azienda lucana ha maturato in novanta anni di storia. Una strategia basata sulla realizzazione di nuovi sistemi meccanici dotati di grande semplicità di funzionamento, con radicale abbattimento degli attriti e alta potenza operativa. Insomma, una <invenzione> che si sta rivelando preziosa nel campo dell’agricoltura della Basilicata (nonostante si stia assistendo ad un costante spopolamento delle campagne e un accorpamento delle aziende).

Il cavallo di battaglia dell’azienda Cicoria sono le già citate Big Baler (The Archimedes leverage systems). <Il vantaggio sostanziale – dice Romolo Cicoria – sta nel fatto che, grazie alla “leva” di Archimede, è stato possibile produrre una forza di 18 tonnellate nella camera di compressione, il che dà la possibilità di utilizzare anche trattori di media potenza>. Questa la rivoluzione tecnologica. Tutto ciò a vantaggio degli agricoltori che, in questo modo, al risparmio energetico possono abbinare anche un risparmio economico, visto che le macchine prodotte dall’azienda Cicoria hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo. Insomma, ciò che non è in grado di fare il trattore (che per quanto potente ha i suoi limiti operativi) lo fa Archimede…

Questo lo hanno capito in 50 paesi stranieri (che abbracciano tutti i continenti) poiché le macchine agricole di Cicoria stanno ottenendo un grande riconoscimento presso i mercati nazionali ed esteri. Come dimostra il riconoscimento arrivato anche dall’Uncma (Unione nazionale costruttori macchine agricole). Una grande soddisfazione per l’azienda Cicoria, inoltre, è avere tra i suoi cinquanta partner anche la Germania, notoriamente un partner preciso ed esigente. Insomma, la sfida di Cicoria è – come sta avvenendo – portare il made in Italy (e in questo caso il made in Basilicata in tutto il mondo).

Anche sul piano ambientale le raccogli imballatrici dell’azienda Cicoria assolvono ad un importante compito: rendere <pulite> le balle di paglia. <Come è noto – spiega ancora Romolo Cicoria – la paglia viene utilizzata nelle stalle come foraggio e ora stanno alimentando anche il mercato delle biomasse, con la trasformazione del prodotto organico in energia, in un momento in cui si sta parlando con sempre maggiore insistenza di fonti energetiche alternative. Fieno e grano soprattutto. Così con le nostre macchine riusciamo a ricavare quattro “palloni” da un campo di un ettaro. Balle compresse e pulite, proprio grazie alla pressione di 18 tonnellate che le nostre macchine sono in grado di esercitare. Il foraggio viene ripulito dai detriti della terra dando luogo ad un prodotto salubre. Un foraggio che gli animali riescono a digerire meglio>.

E’ stato il padre ad avviare questa innovazione imprenditoriale: lui era esperto soprattutto nella riparazione delle trebbie, funzione che ovviamente l’azienda Cicoria ha mantenuto. Azienda che ora sta assolvendo anche ad un importante ruolo: quello di veicolare – grazie alle sue commesse – il nome della Basilicata. Un compito che automaticamente sta svolgendo anche l’équipe di tecnici specializzati che si spostano da un continente all’altro per offrire assistenza e consulenza. Ma anche dai paesi stranieri partner di Cicoria vengono in Basilicata a fare formazione. Uno scambio continuo che sta alimentando anche il mercato del turismo dando una maggiore visibilità alla Basilicata. Grazie, anche, a un’oculata politica di prezzi.

Un mezzo agricolo all’avanguardia dell’azienda Cicoria

 

 

 

 

 

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