“Clima da far west nei pronto soccorso del Lazio”. La denuncia di Gianluca Giuliano (Ugl Salute)

Si respira atmosfera da Far West nei pronto soccorso dell’ospedale laziale. “Solo così si spiegano i diversi atti di violenza commessi contro un’infermiere dell’ospedale Grassi di Ostia, aggredito mercoledì sera dal padre di un paziente in attesa di essere visitato”, commentano Gianluca Giuliano (segretario nazionale dell’UGL Salute) e Valerio Franceschini (segretario provinciale di Roma). “Sul posto c’erano funzionari sanitari furiosi e guardie di sicurezza”, continuano i sindacalisti, “questo potrebbe avere conseguenze drammatiche per i professionisti.

Secondo il sindacato Ugl “l’ex assessore alla Sanità D’Amato e l’ex presidente Zingaretti lasceranno alla prossima Giunta Regionale un panorama desolante, dove i lavoratori rischiano ogni giorno la vita lavorando in condizioni inaccettabilmente pericolose e dove i cittadini vedono l’assistenza come un’illusione. L’inasprimento delle pene per chi commette violenza contro gli operatori sanitari non avrà alcun effetto. La lenta riapertura dei posti fissi di pubblica sicurezza in alcuni ospedali, limitata alle ore diurne, non ha scoraggiato. Chiediamo la presenza della polizia 24 ore su 24 in tutti gli ospedali e che si prenda in considerazione l’adozione del “Daspo Sanitario“, che chiediamo da tempo. Ai trasgressori, a seconda della gravità dell’infrazione, dovrebbe essere ordinato di lasciare la struttura sanitaria e di incorrere in sanzioni amministrative, tra cui cure, esami diagnostici e farmaci a costo pieno. Rimanere senza protezione significa dimostrare ulteriormente l’indifferenza verso coloro che nei giorni più duri del covid-19 erano chiamati eroi e che oggi rischiano di essere semplicemente dimenticati”, concludono Giuliano e Franceschini.

(F.F.)

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