Può ciò che mangiamo influire sull’umore, la capacità di apprendimento e, più in generale, sulle prestazioni del nostro cervello? La risposta è sì!
Questo è successo a Marta, di 16 anni, che frequenta il 3° anno di liceo e in questo periodo della sua vita ha delle difficoltà a concentrarsi, a studiare e ad avere una vita sociale adeguata alla sua età. Marta ha sempre mantenuto un’ottima media scolastica, è sempre andata a scuola volentieri e nel tempo libero insieme a una sua amica Francesca scrivono e compongo canzoni. Marta anche qui manifesta delle difficoltà a ricordare i testi e gli accordi. Ne parla con i suoi genitori che decidono di farle fare degli accertamenti sia di tipo psicologico che medico. L’esito dei controlli ha evidenziato una mancanza di vitamine dovuta ad una alimentazione sbilanciata. Marta ha iniziato una dieta ricca di arance e succo di mirtillo e pesce azzurro che hanno ridotto l’ansia e lo stress e migliorano la concentrazione e la memoria. Marta ora è felice serena e vive tante esperienze adolescenziali ricche di emozioni !
Andiamo a scoprire insieme quali sono gli alimenti che nutrono la nostra mente e perché ?
Sebbene il cibo venga di norma identificato esclusivamente come fonte di energia di supporto per il fisico, stanno emergendo sempre maggiori evidenze scientifiche in merito alla sua proprietà di fornire elementi indispensabili alla protezione delle funzioni mentali.
Un’alimentazione ricca di acidi grassi omega-3 influisce positivamente nei processi cognitivi, nel mantenimento della funzione sinaptica e della plasticità neuronale. Invece la vitamina E, abbondante nell’olio extravergine di oliva, nelle noci, nelle verdure a foglia verde, nei cereali integrali, è implicata nelle prestazioni cognitive poiché protegge le membrane sinaptiche dallo stress ossidativo e la sua diminuzione a livello sierico è associata a riduzione della memoria negli individui anziani. Gli stessi benefici sono stati riscontrati nella curcuma e il curry, spezie ricche di curcumina, potente antiossidante in grado di proteggere il cervello da radicali liberi e perossidazione lipidica. E’ importante inoltre tenere presente che mangiare in modo controllato può essere un potenziale mezzo attraverso il quale influire positivamente sulle funzioni cognitive. Una modesta restrizione calorica può essere in grado di proteggere il cervello riducendo i danni ossidativi. Esistono inoltre specifici cibi antiossidanti che aiutano il sistema nervoso a mantenersi in forma e a contrastare l’insorgenza di malattie neurodegenerative come i deficit di memoria e il decadimento cognitivo in pazienti con il morbo di Alzheimer.
Seguire costantemente una dieta sana ed equilibrata, legata il più possibile alla stagionalità dei cibi e che includa gli alimenti che andremo ad elencare, può aiutare a mantenere la memoria e la concentrazione più acuta possibile.
E’ bene ricordare, inoltre, che anche il nostro cervello ha sete perciò elemento essenziale per il suo funzionamento è l’acqua. Difatti l’80% del contenuto del nostro cervello è composto da essa. Ogni reazione chimica che ha luogo nel cervello ne ha bisogno, compresa la produzione di energia nel cervello. Anche una minima perdita di acqua può causare sintomi neurologici come mente annebbiata, affaticamento, vertigini e confusione. Non solo: gli studi di imaging cerebrale hanno dimostrato che la disidratazione lieve fa restringere il cervello e perdere volume.
Infine, oltre a una dieta sana e una corretta idratazione, anche l’esercizio fisico riveste un ruolo importante per mantenere il cervello in forma. Le ricerche suggeriscono che l’esercizio regolare migliora la funzione cognitiva, rallenta il processo di invecchiamento mentale e aiuta ad elaborare le informazioni in modo più efficace.
Quindi troviamo tutto in natura in modo semplice e conducendo una vita sana!
di Giuliano Ferrari