“Arrestate Putin, ha deportato i bambini ucraini”. Zelensky esulta ma Mosca ironizza: la Corte penale internazionale non vale in Russia

“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica“. Parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. “Sarebbe impossibile portare a termine un’operazione così criminale senza l’ordine del massimo leader dello Stato terrorista”. Zelensky ha ringraziato la Cpi “per la volontà di consegnare davvero alla giustizia i colpevoli”.

LA REAZIONE DI MOSCA: QUEGLI ATTI SONO CARTA IGIENICA

“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usato questo documento”. Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, aggiungendo un emoji della carta igienica. Silenzio, invece, da parte di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino, commentando il mandato d’arresto della Corte penale internazionale nei suoi confronti con l’accusa di trasferimento forzato di bambini ucraini. Alla Tass ha detto giusto “Continuiamo a lavorare”.

Invece  Vyaceslav Volodin, presidente della Duma di Stato Russa ha definito il provvedimento una “assurdità emanata dall’Aia che dice una cosa: l’Occidente è isterico. I documenti del tribunale straniero dell’Aia non si applicano alla Russia. Washington e Bruxelles hanno esaurito ogni possibilità di sanzioni e azioni ostili. Non sono riusciti a spezzare i cittadini della Federazione Russa e distruggere l’economia del nostro paese. Washington e Bruxelles capiscono: C’è Putin, c’è la Russia. Ecco perché lo attaccano. La forza di Putin sta nel sostegno del popolo, nel consolidamento della società intorno a lui”. Poi la conclusione minacciosa: “Consideriamo qualsiasi attacco al Presidente della Federazione Russa un’aggressione contro il nostro paese”.

 LA REPLICA DELLA PORTAVOCE: L’OCCIDENTE USA I MINORI PER DISTRUGGERE LA FAMIGLIA

Anche la portavoce del Cremlino, Maria Zakharova, ha commentato la notizia: “La Russia non è parte dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale e non ha alcun obbligo ai sensi di esso. La Russia non collabora con questo organismo e le possibili richieste per l’arresto provenienti dalla Corte internazionale di giustizia saranno legalmente nulle per noi”. La Zakharova ha poi aggiunto: “Chi avrebbe mai pensato anche 15 anni fa che in Occidente la cura dei bambini, la loro salvezza e il loro trattamento sarebbero diventati un reato penale. Ma tutto stava portando verso questo. Gli esperimenti dell'”Occidente illuminato” sulla riassegnazione di genere nei bambini, la persecuzione dei medici che credono che ci siano solo due sessi, un’interpretazione perversa del diritto minorile, la distruzione dell’istituzione della famiglia, la sostituzione di “madre” e ” papà” con “genitore A” e “genitore B”, la propaganda di perversioni tra minori – tutto questo non era uno sfortunato incidente, ma una politica su larga scala nei paesi incentrati sulla NATO. E quegli Stati che, come l’Ungheria, cercano di resistere all’interno dell’Alleanza, subiscono una vera e propria persecuzione. Le sanzioni e le vessazioni contro Leonid Roshal e Maria Lvova-Belova sono segni della disumanizzazione delle dittature liberali”.

IL PRESIDENTE SERBO VUCIC: ANDIAMO DRITTI VERSO IL PIU’ GRANDE CONFLITTO DELLA STORIA

“Il mandato d’arresto della Corte penale internazionale per il presidente russo Vladimir Putin è un passo verso il più grande conflitto nella storia dell’umanità”, commenta Alexander Vucic, presidente della Serbia. Quando mi è stato detto che la CPI aveva emesso un mandato di arresto per Putin, ho deciso di pensare a cosa dire e soprattutto a cosa avremmo dovuto fare. L’unica cosa certa è che si tratta di un’escalation senza fine. Temo che potremmo andare verso il più grande conflitto nella storia del mondo. Mi chiedo se qualcuno sia abbastanza intelligente da porre fine a tutto questo (da non andare fino in fondo) e se qualcuno capisca le conseguenze”.

Related posts