Non sono certo mancate le emozioni, nel weekend di Art-Motorsport 2.0, impegnata nel 44° Rally Coppa Città di Pistoia, ultima fatica della Coppa Rally di Zona 6 e con coefficiente maggiorato a 1,5. Il pilota di Lamporecchio, al via con Andrea Gabelloni ed al volante della Skoda Fabia Evo Rally2, con la novità di utilizzare l’esemplare di MM Motorsport e le gomme Pirelli, ha disputato una gara all’attacco, staccando tempi che lo hanno posto costantemente a ridosso del podio assoluto, portando poi a termine la gara in sesta posizione, un risultato che certamente dà morale al figlio del presidente. Gara dai risvolti positivi anche per Luca Fagni, navigato da Alessandro Massaro sulla Renault Clio S1600 di Al. Cars, con la quale ha colto la terza posizione di gruppo e la seconda piazza di classe.
Il portacolori del sodalizio di Cerreto Guidi ha impostato la sua gara sulla costanza, puntando a ritrovare la sicurezza dopo l’incidente in cui era incappato a Casciana Terme, trovando il riscatto dalle ultime sfortune patite. La lady driver era reduce da due ritiri, ma in questa occasione la Renault Clio Williams A7 di Al. Cars ha viaggiato come un orologio, permettendole di ritrovare il piacere della guida, tanto da ritrovarsi seconda di classe e terza nel confronto femminile. Si è invece chiusa nel peggiore dei modi la gara di Michele Marchi e Gianluca Martinelli.
La rottura di un giunto, alla ruota anteriore sinistra della loro Renault Clio RS, sulla PS6 li ha costretti ad accostare a bordo strada, con la vettura che ha poi preso fuoco, andando completamente distrutta. «C’è tanta tristezza per come è andata a finire la nostra gara, nonostante alla fine il titolo sia finito nelle mie mani – le parole di Michele Marchi, pilota di Art-Motorsport 2.0 – Fino a Pistoia, la nostra stagione era stata quasi perfetta, con tre vittorie su quattro gare, ed un ritiro per guasto quando eravamo in testa. Siamo arrivati all’ultima gara decisi a conquistare il titolo ed andare in finale, e la battaglia in classe ci stava veramente esaltando» .
Francesco Ferrara