Biden annuncia: offensiva a maggio per sconfiggere la Russia. Che fa partire un’esercitazione nel Pacifico con Cina e Iran

Biden annuncia un’offensiva a maggio per sconfiggere militarmente sul campo la Russia in Ucraina. Poi, a quel punto, potranno partire colloqui di pace. Nel frattempo, però, Iran, Russia e Cina intensificano la loro frequentazione militare e iniziano stasera le loro esercitazioni navali congiunte, soprannominate “Marine Safety Belt 2023”, nell’Oceano Indiano settentrionale.

Come annunciato dal portavoce delle esercitazioni, il contrammiraglio iraniano Mostafa Tayedini, il briefing dell’esercitazione si è tenuto alla presenza dei comandanti delle Forze Navali della Repubblica Islamica dell’Iran, della Cina e della Russia, e iniziano le esercitazioni a partire da questa notte. I dettagli dell’esercitazione non sono stati comunicati ma è evidente che le tre potenze nucleari sono in grado di formare un fronte comune terribile per l’Europa e per gli Usa. Che con l’offensiva annunciata da Biden si trovano nella posizione scomoda di chi a parole non vuole la guerra ma in realtà alimenta la difesa ucraina e ne gestisce la controffensiva. Con il rischio che un qualunque incidente possa scatenare un conflitto su scala mondiale.

L’offensiva annunciata dal presidente degli Usa porta su il morale dell’Ucraina, che in queste ore sta perdendo il controllo anche degli ultimi settori di Bachmut, ormai invasa dai mercenari della Brigata Wagner che hanno conquistato tutta la cittadina e si sono infiltrati anche nell’enorme complesso industriale di Azom. Ma non è l’unico progresso delle forze armate di Putin: nuove immagini satellitari (pubblicate da Giubbe rosse) mostrano che le forze russe hanno accelerato la costruzione di fortificazioni nelle regioni occupate dell’Ucraina.

 

A Severodonetsk una fossa comune: sei prigionieri russi uccisi con un colpo alla testa
Le squadre di ricerca hanno trovato oggi i resti di sei militari della milizia di Lugansk in una fossa comune vicino a Severodonetsk. Dopo un esame preliminare, gli esperti sono giunti alla conclusione che i combattenti sono stati fucilati dall’esercito ucraino.  A maggio e giugno 2022 ci furono pesanti scontri in questa zona e il gruppo di esperti guidato da Anna Soroka ha il compito di trovare ed identificare i corpi per poi restituirli ai parenti. Il gruppo di ricercatori analizzando i corpi ha purtroppo appurato che i sei soldati della Milizia popolare sono stati uccisi con un colpo alla testa. Il gruppo di ricerca si è trovato di fronte a un evidente crimine riconducibile all’esercito ucraino. Soroka si occupa di raccogliere i crimini ucraini per portare a processo i colpevoli. Ed i colpevoli dovranno pagare.

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