Non c’è pace per l’Agenzia delle entrate di Cagliari e stavolta i sindacati alzano la voce contro le decisioni del ministero. In attesa di trasferirsi chissà quando nell’ex complesso militare di Sant’Avendrace (in via Simeto), l’Agenzia dovrebbe traslocare in via Simeto lasciando gli uffici di via Pintus. “Siamo contrari”, dicono in una nota Cgil, Cis e Uil con i loro segretari Nicola Cabras, Ignazio Usai e Maria Giorgia Vargiu, parlando apertamente di spreco di denaro pubblico al termine di questa girandola che farà guadagnare soprattutto i trasportatori. “La contrarietà di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Pa al nuovo trasferimento è pertanto supportata dai numeri che lo rappresentano totalmente antieconomico oltreché peggiorativo sul piano logistico ed organizzativo sia per i contribuenti che per i lavoratori”.
A seguire, le riflessioni dei rappresentanti dei lavoratori: “I locali di via Simeto, dove dovrebbe essere costruita una nuova Cittadella”, scrivono i sindacati, “potrebbero essere disponibili solo tra parecchi anni, in quanto i lavori non hanno ancora avuto l’avvio, e che i quattro corpi di fabbrica della Cittadella di Via Pintus hanno invece gli spazi necessari per ospitare tutti gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Cagliari (DP, DR, Sam, Cosf) con un risparmio notevole sul costo degli affitti che si dovrebbero pagare nei tempi necessari all’ultimazione dei nuovi uffici di via Simeto, per il cui costo di costruzione pare sia stata stimata per ora la somma di 50.000.000,00 di euro (con un adeguamento dei prezzi stimato in circa 10.000.000,00 di euro) e che solo per la locazione degli immobili utilizzati dal Cosf e Sam ora si paga 960.000,00 euro all’anno (locali che devono già essere immediatamente abbandonati perché fatiscenti tanto che per parecchi mesi i lavoratori del Cosf e Sam sono stati messi in smart working pagando così l’affitto benché gli uffici fossero deserti).
Per i locali della cittadella di Via Pintus attualmente il costo per l’acquisto è pari a 12.000.000 di euro (somma che, l’Agenzia spende in circa 4 anni per i locali per cui paga l’affitto) e ciò, si ripete, senza considerare l’interesse sia di tutti i cittadini alla ubicazione dei locali, per i collegamenti di trasporto presenti compresa la metropolitana e per la disponibilità di parcheggi per tutti i contribuenti che si recano negli uffici, sia l’interesse degli stessi dipendenti che potrebbero anche evitare tutti gli inconvenienti collegati al trasloco che, a quanto pare, dovrebbe essere fatto due volte perché l’agenzia ha tutti i contratti scaduti nei locali ora in uso per il Cosf Sam DPCA e DR e sta cercando nuovi locali in affitto (e ciò senza considerare il costo e i disservizi che si procurano a seguito di ben due traslochi).