È partita un mese fa la petizione popolare per la salvaguardia del cervo sardo promossa dal Gruppo d’Intervento Giuridico e ha già superato le 44 mila firme. La massiccia partecipazione parla chiaro, i cittadini vogliono difendere il cervo, uno degli animali-simbolo della Sardegna e del Mediterraneo a rischio estinzione a causa del bracconaggio della distruzione degli habitat, degli incendi.
Si tratta di “un’ottusa politica ambientale intrisa di penosi interessi elettorali e venatori” così afferma l’associazione ambientalista Grig e aggiunge la volontà chiara dell’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis che ha dichiarato pubblicamente di voler riaprire la caccia al cervo sotto forma di piani di abbattimento. La motivazione, secondo l’associazione Grig, è che in alcune zone (Arbus, Laconi) ve ne sarebbero troppi e causerebbero danni all’agricoltura, sebbene non vi siano censimenti aggiornati né una stima degli eventuali danni. ( a.f. )
- Fonte: AGI