E’ stata condannata a 4 anni di reclusione dal tribunale di Shanghai la giornalista-cittadina 37 enne Zhang Zhan, in carcere già dal maggio scorso, per avere raccontato la fase iniziale della pandemia a Wuhan ed avere, stando alle motivazioni della sentenza, “raccolto litigi e provocato problemi”. I suoi video condivisi sui social sono balzati agli occhi delle autorità che sono prontamente intervenute. La libertà di espressione è per noi un diritto garantito e un bene inviolabile ma in regimi dittatoriali come quello cinese può portare al carcere. Quello che è accaduto è inaccettabile e per questo ci auguriamo che arrivi forte e chiara la condanna non solo dell’Italia e di quanti al governo strizzano l’occhio alla Cina, ma dall’Europa intera.
Cina, condannata a quattro anni la giornalista che denunciò la pandemia a Wuhan
