Nei giorni scorsi, nella graziosa cornice del Borgo di Nemi, situato nell’area dei Castelli Romani, ha avuto luogo il Festival delle arti visive: COEX 2020, in collaborazione con il Comune di Nemi; una manifestazione che ha dato modo ad artisti di fama nazionale di esporre: fotografie, opere di pittura e di scultura.
Il tema del Festival delle arti visive era: l’identità. Cercare la propria identità, oppure mascherarla o addirittura nasconderla. Gli artisti presenti nelle tre giornate dedicate alla manifestazione sono stati più di trenta, hanno installato le loro opere nei modi più vari, hanno usato ogni tipo di materiale per rendere la loro interpretazione a tema più significativa possibile. I visitatori hanno avuto accesso alla mostra attraverso un percorso vario, in totale sicurezza, secondo le norme vigenti anti covid. Il festival era alla sua 3° edizione e oltre alle opere installate, molti artisti hanno tenuto dei workshop, dei talk, effettuato delle performances e degli shootings.
A.N.A.S. è da sempre vicina a tutte le manifestazioni che creano convergenza e sinergie collaborative tra arte, cultura e poesia, ma soprattutto che mettono in risalto il talento e la meritocrazia. Il vero credo di coloro che hanno dato vita al Festival delle arti visive Coex è proprio lo scambio, l’opportunità e i momenti di formazione che si fondono con altre realtà che camminano per la stessa via. Il FAG è un’associazione di promozione sociale, che utilizza ogni forma di arte e in particolar modo la fotografia, come strumento di sensibilizzazione verso tematiche di interesse sociale, al fine di aiutare la crescita dell’individuo e della collettività. Il presidente è Monica Bisin.
Tra i vari artisti che si sono distinti in questa manifestazione abbiamo intervistato Giorgio Busignani, che ha esposto una mostra fotografica denominata Matera 2019.
L’artista ha dichiarato che la Città dei Sassi è un luogo deputato per eccellenza ad essere fotografato. Ha attratto fotografi da tutto il mondo. La sfida, per il fotografo, è stata quella di trovare un linguaggio che potesse raccontare l’immagine attraverso altre sfumature, con altre storie come quelle che nei dettagli e negli scorci all’apparenza sembrano non degni di nota. Ha cercato quindi di concentrarsi sulle visioni del paesaggio quasi marginali, ma dense di fascino e di energia mediterranea. Dopo di che li ha associati alla comunità ‘non umana’ di Matera: gatti, rondini, corvi e falchi grillai, padroni assoluti dei Sassi nei lunghi decenni dell’abbandono. Un intreccio tra cosmo e microcosmo per omaggiare la lunga storia di Matera e del suo popolo alato, che ha scelto i Sassi quale luogo dove riprodursi, luogo che purtroppo però oggi con il recupero delle abitazioni rischia un considerevole ridimensionamento.
Tutti i contenuti dell’evento sono consultabili:
http://www.artivisivefag.it/coex-2020/
Lisa Di Giovanni