Elezioni Brasile, si va al ballottaggio. Delusione Lula: dovrà corteggiare centristi e conservatori per vincere

La vittoria alle elezioni presidenziali brasiliane di Lula su Bolsonaro, presidente di destra uscente, sembrava già scritta. Alle urne erano chiamati circa 156 milioni di elettori, che dovevano esprimersi anche riguardo al rinnovo della Camera dei Deputati, di un terzo del Senato, dei governatori e delle assemblee legislative dei 27 Stati.

Ma prima della conclusione dello scrutinio, il Tribunale superiore elettorale (Tse) brasiliano ha annunciato che nessuno dei due candidati sarebbe riuscito a superare la soglia del 50% per essere  eletto presidente. Si andrà quindi al ballottaggio. La data prescelta è il 30 ottobre: il favorito rimane Lula da Silva, icona della sinistra brasiliana, che ha raccolto fino ad ora il 48,25% contro il 43,35% di Bolsonaro, presidente uscente.

È un risultato in qualche modo deludente per Lula da Silva, che puntava a passare già al primo turno, sostenuto da classi popolari, donne e giovani. Condannato per corruzione in seguito allo scandalo “Lava Jato”, non è riuscito a cancellare il suo passato, troppo difficile da ignorare per buona parte della società. Per guadagnarsi la vittoria sarà costretto a corteggiare gli elettori centristi e persino i conservatori, in un altro mese di campagna elettorale velenosa. Lula fiducioso nella “vittoria” al ballottaggio del 30 ottobre e ha sottolineato che il risultato è solo “rinviato”. “La lotta continua fino alla vittoria finale, vinceremo le elezioni”, ha assicurato in un discorso in un hotel di San Paolo.

(fonte ANSA, AGI)

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