ESCLUSIVO/ Situazione disperata a Bachmut: divisione ucraina allo sbando, medici uccisi e soldati che si suicidano

Fonti certe confermano: sul fronte ucraino la situazione è disperata a Bachmut, con la brigata Wagner che ha da due giorni giorni ha accerchiato la piccola città costringendo quel che resta delle difese di Kiev ad asserragliarsi oltre il fiume. Infatti, nonostante la visita ai soldati del Presidente Zelensky nei pressi di Artemovsk/Bachmut due giorni fa, il controllo della zona sta diventando sempre più critico. Personale medico è stato ucciso poche ore fa in scontri corpo a corpo in città: non solo soldati in prima linea ma anche soldati di servizio prendono parte in pieno alla guerra urbana.  Le nostre fonti a Bachmut dicono:” è una situazione assolutamente disperata, abbiamo registrato casi di soldati che si sono sparati pur di non affrontare il nemico, consapevoli che questa battaglia è persa. Quel che resta di una divisione ha perso gli ufficiali e i militari sono totalmente allo sbando”.

Bachmut: in città si combatte corpo a corpo, medici uccisi e soldati suicidi

Dunque due medici impegnati a salvare i soldati ucraini sul fronte di Bachmut sono stati uccisi tra ieri e l’altro ieri. Le fonti confermano che ormai gli scontri in città sono sempre più serrati, il che ha portato a combattimenti sempre più corpo a corpo, casa per casa, strada per strada. Non sono segnalati bombardamenti su strutture mediche e ospedali da campo, quanto più veri e propri assalti diretti in una Bachmut sempre più circondata dalle forse convenzionali russe e quelle della Pmc Wagner. Ma non finisce qui.

Viene riferito che un’intera divisione dell’esercito ucraino è allo sbaraglio avendo perso tutti gli ufficiali a comando. Inoltre ciò che è stato chiaro per settimane ora viene confermato: sulla linea di fronte di Bachmut, per rinforzare le difese e bloccare l’avanzata russa, vengono inviati sempre più soldati ucraini senza training e addestramento. La mancanza di comandanti e l’inesperienza dei soldati sta costando numerose vite all’esercito di Kiev. Vite perse che stanno influenzando pesantemente il morale delle truppe, nonostante la visita di Zelensky due giorni fa (alcune fonti affermano che il Presidente non fosse in città ma a 17km di distanza, nel villaggio di Chasov Yar). La situazione in trincea è drammatica con numerosi giovani privi di addestramento, mancanza di approvvigionamenti e ufficiali a controllare.

E le fonti affermano un fatto inquietante: i soldati ucraini, impossibilitati a fuggire o ritirarsi, preferiscono spararsi e ferirsi, o addirittura suicidarsi, per evitare di combattere.

Quotidiano Sociale è in possesso delle foto dei medici uccisi ma per evidente ragioni non verranno pubblicate.

Confermato: arrestato 16enne residente a Bachmut. Avrebbe aiutato i russi

Arriva un’ulteriore notizia confermata. Lo scorso 10 agosto i Servizi di Sicurezza d’Ucraina (Sbu) hanno arrestato un ragazzo di 16 anni residente a Bachmut, in quanto sospettato di simpatizzare e collaborare con i russi. Le accuse sono di aver fornito informazioni in merito ai luoghi di acquartieramento delle truppe ucraine.

Il ragazzo, appassionato di fotografia, avrebbe secondo lo Sbu fotografato informazioni sensibili. Per queste accuse rischia dai 12 ai 15 anni di carcere. Il ragazzo, di nome Vladimir, tutt’ora si trova nel carcere di Dnipro. L’attivista per i diritti umani Ivan Melnikov ha contattato il Commissario per i diritti umani della Federazione Russa Tatyana Moskalkova. L’attivista ha chiesto di includere il giovane nelle liste dei prigionieri di guerra da scambiare.

 

 

 

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