La Francia continua a bruciare. Non si fermano le proteste nelle città transalpine, con migliaia di cittadini scesi nelle strade e nelle piazze riuniti contro la riforma pensionistica appena diventata legge. Il municipio di Bordeaux è stato dato alle fiamme mentre molti vigili del fuoco e addirittura alcuni poliziotti si sono schierati al fianco dei manifestanti. Ma andiamo con ordine.
Bordeaux: municipio in fiamme e oltre 120 agenti feriti
Il municipio di Bordeaux è in fiamme. Nella città sono in corso violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Dai primi dati forniti dal Ministro dell’Interno risultano fermate 80 persone e feriti più di 120 agenti. “Condanniamo le violenze che si sono moltiplicate oggi in occasione della nona giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni”, ha pubblicato su Twitter il Primo Ministro francese Elisabeth Borne. Il portone del municipio è stato incendiato e assaltato nonostante il cordone di sicurezza della Gendarmerie. L’episodio è tra i più gravi degli ultimi giorni di proteste sia a livello simbolico che a livello di danni veri e propri. Inoltre l’attacco al palazzo comunale di Bordeaux rischia di condizionare la visita di re Carlo III. Il sovrano è atteso in Francia il 26 marzo e il programma della visita ha già subito modifiche per la tappa di Parigi.
Poliziotti e vigili del fuoco al fianco dei manifestanti
Intanto le strade e i palazzi vengono messi a ferro e fuoco per via dei violenti scontri tra la Gendarmeria francese e i manifestanti. Segnalati lanci di gas lacrimogeno e idranti da parte delle forze dell’ordine. I cittadini hanno risposto con bombe molotov e fumogeni. Ma i manifestanti hanno scoperto di avere degli alleati in più in piazza: pompieri e vigili del fuoco e, addirittura, poliziotti e agenti. Infatti un gruppo di poliziotti si sarebbe levato caschi e attrezzature per sfilare in mezzo alle proteste e supportare i manifestanti.
Oltre un milione di manifestanti
Sono stati registrati oltre un milione di manifestanti scesi a protestare in piazza negli ultimi giorni. Tali dati sono forniti dal Ministero dell’Interno della Repubblica Francese. I manifestanti avrebbero sfondato vetrine dei negozi, bruciati rifiuti (sempre più ingenti dato lo sciopero dei netturbini), bloccato le strade con barricate e dato fuoco a macchine e palazzi. Dura la risposta delle forze dell’ordine che hanno impiegato un vasto uso di lacrimogeni e idranti. Ieri si sono tenute grandi manifestazioni non solo a Parigi ma anche Lione, Marsiglia, Montauban, Montpellier e Rennes.