Il G7 finanziario a Bari. Il ministro Padoan: “si è parlato di finanza e lavoro”

Col “ Manifesto di Bari “ per la crescita inclusiva ( sottoscritto da Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Canada e Germania )  il G7 economico – finanziario di Bari ha confermato che “ la ripresa globale sta guadagnando terreno, tuttavia la crescita resta moderata e il PIL è ancora sotto il potenziale in molti Paesi “ ribadendo “il proprio impegno alla cooperazione economica e finanziaria e rimanendo determinati a usare tutti i mezzi di politica monetaria, di bilancio e strutturale, individualmente e collettivamente, per raggiungere l’obiettivo di una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva”.

Sul punto il Ministro dell’Economia, Padoan, ha commentato che il “ Manifesto di Bari sintetizza uno sforzo di lavoro importante avvenuto in questi mesi “; il prologo per “ inquadrare e mettere a sistema tutti gli strumenti politici affinché la crescita ci sia  “ ma soprattutto “ coinvolga tutti e non lasci indietro nessuno “.

A margine del G7 Finanze di Bari vi è da sottolineare la dichiarazione del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per il quale “l’espansione economica continua, si sta rafforzando, anche se viene considerata ancora modesta e con rischi di varia natura, anche se con una riduzione delle tensioni negli ultimi tempi anche dopo gli ultimi risultati elettorali in Europa

La diplomazia economica, inoltre, fa registrare approcci più incisivi e condivisi per la lotta al riciclaggio e il contrasto del finanziamento al terrorismo auspicando una sempre maggiore ed efficace collaborazione tra le organizzazioni internazionali.

In materia di “ web  tax “  si è tracciata una strategia per la messa in campo di soluzioni comuni che possano risultare più efficaci di quelle nazionali al fine di consentire una giusta tassazione dell’ economia digitale. Il Ministro Padoan ha precisato che “ l’O.C.S.E. è già stato incaricato di redigere un rapporto sulle implicazioni dell’economia digitale che sarà pronto tra pochi mesi” e sarà “uno dei primi elementi che potranno tradursi in misure di policy”. Non vi è dubbio che tra i partecipanti al G7 su questo tema rimangono alcune divergenze di carattere politico e finanziario e che sulla definizione di misure condivise atte a realizzare gli impegni politici sorgeranno evidenti contrasti. La tassazione internazionale, comunque, è stato uno degli argomenti principali dell’agenzia di Bari alla quale la presidenza italiana ha contribuito a dare un impulso politico determinante perché possa essere accelerata la messa a punto da parte dell’ O.C.S.E. di un dettagliato rapporto nel quale vengano descritti ed analizzati i meccanismi dell’economia digitale.

Per quanto riguarda il rafforzamento delle normative per la “sicurezza informatica“  questo argomento  insieme al commercio internazionale e alla delicata questione del protezionismo, verrà invece discusso al G7 dei capi di Stato e di Governo che si svolgerà a Taormina a fine mese. I ministri finanziari hanno sottoscritto anche una dichiarazione congiunta sulle disuguaglianze ed una seconda dichiarazione specifica sul “tax crime” edv anche  un rapporto sui “money transfer”, tra i principali strumenti a rischio sul fronte del finanziamento al terrorismo internazionale. Nel documento sul “tax crime“ è stato rinnovato l’impegno a combattere i crimini fiscali e finanziari, puntando ad un maggiore e più efficace controllo sull’attività degli intermediari. Vi è anche un riferimento alla necessità di ridurre il gap con i Paesi in via di sviluppo per evitare che si creino “paradisi” del crimine finanziario.

Tutte dichiarazioni e sottoscrizioni di impegni che ci si augura possano trovare reale ed efficace realizzazione per il raggiungimento di obiettivi indispensabili per un sistema finanziario inclusivo ed efficace nei confronti delle attività illecite.

 

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