Winston Churchill diceva che l’abilità in politica consiste nella capacità di prevedere ciò che accadrà domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo. E successivamente nell’essere in grado di spiegare perché non è avvenuto.
Certo per governare ci vuole strategia e abilità, ma non basta, perché essere sempre in campagna elettorale perenne e governare con il barometro dei sondaggi avvicina soltanto un elettorato che porta un consenso volatile che vive solo di umori e d’istinti. Chi sta al Governo del proprio paese, per senso etico verso lo Stato ed i cittadini, deve saper prendere ed attuare scelte forti e sagge, mediando anche con l’opposizione e le forze sociali, migliorando le leggi ed agendo per il benessere esclusivo dei propri cittadini, anche a costo di scontentare in parte il proprio elettorato, perché questo è il sensvero della democrazia. Matteo Renzi nel 2016 dopo l’esito negativo del referendum, fece l’errore di dimettersi da Presidente del Consiglio, credendo di poter contare e capitalizzare il 40% dei voti preso alle europee dal PD e di pilotare la crisi di governo dalla segreteria del PD; segreteria che perse dopo circa 6 mesi, con le dimissioni, per l’eccessiva guerra tra le correnti del partito e perché i suoi compagni di partito non accettavano un segretario politico forte e poco controllabile dalle correnti di partito; certo si ripresero il controllo del partito ma persero le elezioni del 2018. Oggi Matteo Renzi siede come senatore in senato nel gruppo del PD, ed in questi giorni con la crisi innescata da Matteo Salvini e dalla Lega, sogna insieme ai suoi colleghi di corrente piu’ vicini un governo istituzionale dove ci siano anche i 5Stelle, che lui stesso in passato ha sempre combattuto e tenuto lontano da ogni possibile accordo politico con il PD; un Governo che approvi la riforma della riduzione dei parlamentari, ferma all’ultimo voto in parlamento, che scrivi una legge finanziaria che disinneschi le clausole sull’aumento dell’IVA e generi una tenuta salda dei conti pubblici e che prima della sua fine annunciata, ridisegni i collegi elettorali magari rendendo più proporzionale la legge elettorale, in modo da depotenziare, quando ci saranno le prossime elezioni, l’ascesa elettorale di Salvini e della Lega; e magari con il progetto di riprendersi anche la segreteria del PD oppure lanciare un suo movimento politico. Cosa farà’ il Presidente Mattarella ? cerchera’, applicando la costituzione, di trovare una maggioranza in parlamento magari fornendo l’incarico esplorativo ad una figura istituzionale importante, vedendo di buon occhio anche un possibile trasloco del Presidente Conte a Bruxelles come prossimo Commissario Europeo in quota Italia. Direi che una parte degli ingredienti incominciano a palesarsi.
Governare una Nazione o pura Strategia Politica
