A otto mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, ad aggressione ancora in corso, si inizia a parlare di ricostruzione del Paese.
Accade oggi a Berlino, attraverso una conferenza sul tema voluta da Germania e Unione europea, mentre il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è in visita a Kiev.
Durante l’evento, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha citato la stima “scioccante” della Banca Mondiale, 350 miliardi di danni.
“Serve” – ha detto – “che tutto il mondo partecipi. Qui è richiesto un sostegno affidabile dall’Ue, dai nostri amici negli Usa e dalle istituzioni internazionali finanziarie – ha affermato la responsabile comunitaria – Credo sia giusto che l’Ue si prenda la fetta maggiore e sto lavorando con i Paesi membri perché l’Unione possa sostenere l’Ucraina con risorse fino a 1,5 miliardi di euro per ogni mese della guerra, che equivarrebbe a circa 18 miliardi di euro per il 2023. L’Ucraina ha bisogno di una ripresa veloce. Specialmente dal momento che la Russia attacca deliberatamente le infrastrutture civili con un obiettivo molto chiaro: tagliare a donne, uomini e bambini acqua, elettricità e riscaldamento mentre arriva l’inverno. La Russia cerca di paralizzare l’Ucraina, ma noi permetteremo che questo avvenga”.
Nel frattempo, Volodymyr Zelensky ha chiesto agli alleati di aiutarlo a finanziare il deficit di 38 miliardi di dollari previsto per il bilancio pubblico dell’anno prossimo a causa della guerra in corso.
Il padrone di casa della conferenza per la ricostruzione, il cancelliere tedesco Olaf Scholz lo ha definito “un nuovo piano Marshall”, che impegnerà un’intera generazione per la ricostruzione dell’Ucraina.
“Mentre parliamo – ha sottolineato il cancelliere – la feroce aggressione russa si è ulteriormente intensificata. Gli ultimi attacchi indiscriminati, incluso l’uso di droni kamikaze contro civili e infrastrutture civili ucraine, marcano un nuovo sforzo deplorabile della Russia di cancellare l’Ucraina dalla mappa”.
(fonte AGI, ANSA)