A duecento giorni dall’inizio dell’offensiva russa, le città strategiche della regione di Kharkiv -Kupiansk, Balakliya e Izyum-, sono tornate in mani ucraine.
Il comandante delle forze armate Zaluzhny ha annunciato che in questo mese l’Ucraina ha riconquistato oltre 3.000 chilometri quadrati di territorio dalle forze russe.
Le forze di Kiev hanno spinto la controffensiva nell’est e nel sud del Paese. Perfino i russi hanno ammesso l’effetto dirompente di questi attacchi, sostenendo però che la ritirata facesse parte della loro strategia di riorganizzazione, che punta a una mobilitazione totale verso il Donbass.
La reazione da parte delle forze filorusse è stata immediata.
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, in un messaggio audio su Telegram ripreso da Meduza, dopo la liberazione delle tre città ucraine ha dichiarato che le tre città saranno riconquistate, aggiungendo: “La nostra gente è già lì, i ragazzi sono addestrati per questo lavoro, altri 10.000 combattenti sono pronti a partire. E raggiungeremo Odessa nel prossimo futuro”.
Intanto l’agenzia nucleare statale Energoatom ha annunciato che il sesto ed ultimo reattore della centrale di Zaporizhzhia non produce più elettricità.
(fonte ANSA,AGI)
