IL FATTO/Il bibliomotocarro del maestro lucano Lacava “fermato” da un guasto meccanico. Ma ora ha già ripreso a regalar sorrisi e cultura

Non era mai capitato prima, ma nella vita c’è sempre una prima volta. In questo caso purtroppo. Così anche il maestro in pensione Antonio Lacava, 78 nato a Ferrandina (Mt), inventore del bibliomotocarro e soprattutto dispensatore di cultura, diventato ormai una icona della Basilicata, è stato tradito dal suo treruote col quale ha macinato oltre 100mila chilometri, dal 1999, ossia da quando è andato in pensione. E’ accaduto il 10 maggio scorso. Come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, il suo mezzo pieno di libri ha avuto un imprevisto stop, per un improvviso guasto meccanico. A raccontarlo è lo stesso maestro al quotidiano. Dice: <Quel giorno mi ero messo in viaggio da Ferrandina  per incontrare duecento alunni della scuola primaria del quartiere Libertà, a Bari, quando improvvisamente, all’altezza di Altamura, ho avvertito un forte rallentamento del mezzo. A quel punto avrei dovuto fermarmi subito e spegnere il motore, ma non l’ho fatto: per non deludere gli alunni che mi aspettavano ho ritenuto di continuare a percorrere ancora un po’ di strada, col motore sofferente, sperando che il mezzo riprendesse quota. Così ho commesso un bel guaio: ho solo peggiorato la situazione. Lo stesso meccanico al quale mi sono rivolto ha impiegato un po’ di tempo per capire la causa del guasto>. Un guasto che ora è in via di risoluzione.

Ma forse il maestro Lacava oltre che filantropo è anche umile: si fa eccessivi sensi di colpa <dimenticando> la sua azione meritoria che dura da 24 anni che gli è valso, tra l’altro, il riconoscimento del Presidente della Repubblica Mattarella (commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica), per aver profuso i valori della cultura e  promosso l’amore per la lettura dei libri regalando così sorrisi a migliaia di bambini. Infatti il maestro Lacava in tutti questi anni ha percorso il lungo e in largo tantissimi paesi della Basilicata con suo inseparabile mezzo, raggiungendo anche e soprattutto i paesi lucani più isolati, molti dei quali privi di una biblioteca comunale.

Insomma, era facile intuirlo: non sarebbe stato certo un guaio meccanico a fermare il maestro in pensione. Lo dice lui stesso: <Da anni cerco di avvicinare i piccoli alla lettura perché mi sono reso conto che solo mettendo le ali al mio bibliomotocarro avrei potuto trovare una soluzione alla crescente disaffezione dei bambini nei confronti della lettura>. Ora il mezzo è di nuovo in piena efficienza. Il maestro Lacava ha ancora tanta voglia raggiungere e abbracciare tanti altri bambini. Che ovviamente lo aspettano a braccia aperte con ansia e amore. Un piccolo mezzo per una grande e nobile causa.

Nella foto il maestro lucano in pensione Lacava col suo treruote imbottito di libri

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