Il Presidente della Corte di Cassazione alla inaugurazione dell’anno giudiziario denuncia l’eccessiva
lunghezza delle indagini e dei processi e il Ministro Orlando risponde con un progetto di attuazione della
legge delega n. 57/2016 che limiterà l’utilizzo della magistratura onoraria!
In risposta alla lettera di oltre 100 procuratori della Repubblica e di moltissimi Presidenti di Tribunale che chiedevano al Ministro di riconsiderare le posizioni essenziali della magistratura onoraria in servizio, questi ha elaborato un quesito per il Consiglio di Stato, che inevitabilmente ne indirizzerà il parere nel senso di far sopravvivere tutti i limiti di natura costituzionale della legge delega.
La magistratura onoraria non è un “problema”, ma è una soluzione al problema Eppure, l’EUROPA, attraverso il Comitato dei Diritti Sociali Europeo e la Commissione europea, è stata chiara nel senso di riconoscere il trattamento discriminatorio riservato nei decenni scorsi alla magistratura onoraria italiana, mentre al contrario la prospettata attuazione della legge delega sembra procedere nel senso di
mantenere la precarietà e peggiorare il già iniquo trattamento economico, a discapito non solo degli
elementari diritti previdenziali ed economici acquisiti, ma anche del diritto del cittadino alla pronuncia di un giudice trattato con giustizia dallo Stato!
La magistratura onoraria chiede semplicemente di poter esercitare le funzioni giurisdizionali finora svolte in pienezza e senza insidiare le prerogative esclusive della magistratura di ruolo, purché siano garantite quelle condizioni di indipendenza e non discriminazione che la Costituzione riconosce alla funzione in quanto tale, a favore del cittadino e del suo diritto ad avere risposte efficienti e imparziali da parte di un giudice, terzo, giusto e trattato con giustizia dallo Stato datore di lavoro.
Per difendere tali condizioni, e il diritto a supportare la magistratura di ruolo con lo stesso spirito di
abnegazione e servizio in decenni espresso, i magistrati onorari si asterranno dalle udienze civili e penali dal 17 aprile al 21 aprile, ribadendo ancora le richieste di riforma che siano conformi alla Costituzione, al diritto della Unione Europea e della Carta Sociale dei Diritti Europei nell’ambito della specificità delle funzioni esercitate.
Presidente
Dott.ssa Rossana Ferrari
La magistratura onoraria non è un “problema”, ma è una soluzione al problema
