Una storia che sembra uscita da un libro di favole. Un storia che questa volta non riguarda gli umani, ma un animale per antonomasia amico dell’uomo, ossia un cagnolino feticcio che si è conquistato l’appellativo di cane-eroe per il suo spiccato senso di fedeltà. Infatti Fiorino (questo il suo nome) è un cane d’altri tempi, vissuto ad inizio anni cinquanta, che aveva dimostrato assoluta fedeltà nei confronti del suo padrone dal quale si era allontanato (o qualcuno lo aveva sottratto). Una fedeltà così assoluta al punto che questo cagnolino aveva percorso 700 chilometri con le sue zampe (ovviamente impiegando diversi giorni), da Bologna a Bari, per tornare nella bottega del calzolaio, il suo padroncino, dalla quale si era allontanato (o qualcuno lo aveva sottratto). Per questa ragione nel 1954 Fiorino era diventato un piccolo eroe della città.
Ora, su sollecitazione di alcun abitanti di quartiere, soprattutto anziani, in memoria di questo cagnolino eroe nel 2007 era stata affissa una targa-ricordo, proprio per la sua estrema fedeltà. Una targhetta plastificata affissa in via Andrea da Bari angolo corso Vittorio Emanuele, dove evidentemente si trovava la bottega artigianale del suo padrone, nella quale il cagnolino fedele aveva il suo “tetto”, che dopo un po’ di tempo è sparita. Che fine ha fatto? Forse rimossa dai vandali. Chissà. Sta di fatto che ora, soprattutto gli anziani del quartiere, molti dei quali evidentemente quando erano ragazzini hanno conosciuto “dal vivo” il cagnolino e forse lo avevano anche accarezzato, hanno rivendicato la targa-ricordo. Insomma, quasi una protesta generale: tutti spinti dal desiderio di rivedere lì dov’era la targa e continuare a ricordare il cane e il loro tempo passato.
Una richiesta al Comune
La richiesta ha raggiunto gli ambienti dell’amministrazione comunale. “Io ho sempre sostenuto – ha spiegato il consigliere Giuseppe Corcelli, mostrando la foto plastificata che riproduce la targa – che questo cagnolino rappresenta un po’ il simbolo cittadino di amore e fedeltà. Assomiglia a Lassie (che grazie alla lunga serie televisiva era diventata quasi la mascotte di tutta l’Italia ndr). Per questa ragione avevo sollecitato l’amministrazione comunale a farne una nuova da affiggere proprio in via Andrea da Bari, dove Fiorino ha vissuto fino alla sua morte nella bottega del calzolaio che si prendeva cura di lui. Ma le mie sono rimaste solo sollecitazioni senza risposta”.
Una riproduzione della targhetta
E’ stata quindi stampata e plastificata una riproduzione per rinverdire un ricordo che per molti era importante. “Queste sono storie belle che ancora a distanza di tempo continuano ad appassionare ed emozionare soprattutto gli anziani che hanno conosciuto Fiorino>, dice Corcelli. Oggi una targa che ricorda Fiorino è affissa in via Suglia, in un’area dove vanno a sgambettare alcuni cani, ma lontano dai luoghi dove Fiorino ha trascorso i suoi anni. Gli anziani invece vorrebbero rivedere la targhetta proprio lì dov’era prima. Spero proprio che questi nuovi appelli non cadano nel vuoto come accaduto nel 2021, anche perché gli anziani che lo chiedono meritano tutto il nostro rispetto>.
Insomma, una storia che merita di essere ricordata perché Fiorino è stato un cagnolino che la città non deve dimenticare. “Del resto Fiorino – conclude Corcelli – è uno di quei cani che ha attraversato tutta l’Italia per un atto di amore”.
La targhetta che ricorda “l’impresa” di Fiorino. Fonte dell’articolo la Gazzetta del Mezzogiorno