Caro “avvocato del popolo”. Vado subito al sodo. Le scrivo perché sono inorridito dallo scempio di democrazia e del diritto, che il Governo, che lei appoggia incondizionatamente, sta facendo.
Infatti, Lei “avvocato del popolo” che fa? Niente. Assolutamente niente. Per favore non mi parli delle modifiche alla “Cartabia”. Sappiamo bene che sono solo di facciata. I tempi si allungano per alcuni reati, vero. Ma tanto, gli avvocati sono bravi a portare le cause alle calende greche (per non parlare della cronica mancanza di mezzi e uomini nel pianeta giustizia). E gli altri reati? Le altre vittime ? Sono per caso figlie di…?
Già solo per questo è “una c… pazzesca!” (Fantozzi dixit) del tutto anticostituzionale…
In ogni caso Lei ha fatto ridurre, allegoricamente, 100 coltellate a 60. Sempre coltellate sono. Avete un terzo del parlamento in mano. E basterebbe solo che faceste balenare al “fenomeno”, l’idea di togliergli la fiducia, che lui si calerebbe subito le braghe. E invece Lei che fa? Se le cala Lei e tutti i Grillini, ormai solo di nome.
Ormai, infatti, la “spinta propulsiva” che il popolo aveva dato loro alle elezioni del 2018, se la sono giocata. Ormai hanno le pile ed il cervello “scariche”. Si sono fatti inebriare dal potere (i governativi), e non hanno la lucidità di capire che stanno facendo (sempre se “solo” di lucidità si tratta).
Mi permetta, caro sedicente avvocato del popolo, di farLe una lezione di diritto costituzionale (immodestamente, si capisce), circa l’instaurazione della dittatura del green pass ed affini.
Lei lo sa che il “green pass” è as-so-lu-ta-men-te, anticostituzionale? No? Mi permetto di spiegarglielo. Lei conosce:
> l’art. 3, c.1 della Costituzione? No? Glielo ricordo io.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
- Dal che se ne deduce che non si possono discriminare i cittadini italiani in base a condizioni personali o sociali, quale è per l’appunto lo “stato” social/sanitario di “vaccinato” o non “vaccinato”.
> l’art. 32, c.1 della Costituzione? No? Glielo ricordo io.
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivita’, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
- Quindi la Repubblica (lo Stato) deve tutelare prima il “Fondamentale diritto dell’individuo”, e solo dopo, “l’interesse” collettivo (che non a caso lo cita come “interesse”, invece che come “diritto fondamentale”).
> l’art. 32, c.2 della Costituzione? No? Glielo ricordo io.
“Nessuno puo’ essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non puo’ in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
- Quindi non si può obbligare nessun cittadino italiano a vaccinarsi. Lo si può fare, certo, ma solo con un obbligo generalizzato di “legge”.
> l’art. 13, c.2 della Costituzione? No? Glielo ricordo io.
“Non e` ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, ne’ qualsiasi altra restrizione della liberta` personale, se non per atto motivato dell’autorita` giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”.
- Quindi non è ammessa alcuna forma di restrizione della libertà, se non con atto del giudice, che la prevede in base a una legge che ne deve predeterminare i casi e i modi di esecuzione. E lo deve fare un magistrato: mica un ristoratore che mi vieta di mangiare al tavolo. Di fatto restringendo la mia libertà di circolazione e usufruizione sociale di un ristorante.
> l’art. 13, c.4 della Costituzione? No? Glielo ricordo io.
“E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà”.
- E che cos’è il “green pass”, se non una violenza morale e fisica nel discriminare un cittadino italiano da un altro?
> l’art. 13, c.4 della Costituzione? No? Glielo ricordo io.
“Ogni cittadino puo` circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanita` o di sicurezza. Nessuna restrizione puo` essere determinata da ragioni politiche.”
- Quindi le limitazioni di legge devono essere “generali”, mica si possono fare discriminazioni.
A proposito dell’art. 32, comma 2 della Costituzione, Lei lo sa perché c’è scritto che ci vuole una disposizione di legge per imporre un trattamento sanitario? No? Glielo spiego io.
Perché la Legge è approvata dal Parlamento (ed approvata dopo un dibattito parlamentare, con il tempo di ragionare), e i decreti legge, invece, li pone in essere il Governo (cioè, il consiglio dei ministri, che li decreta subito, entrano in vigore subito e non sono ragionati, ma di solito sono imposti dal capo del governo ai ministri soldatini).
I padri Costituenti, proprio per evitare questa degenerazione governativa, volevano porre al riparo il cittadino da colpi di mano dei governi pro tempore, proprio per evitare che un governo (qualsiasi), potesse fare danni irreversibili al cittadino in tema di salute pubblica. Come sta avvenendo adesso con i vaccini.
Il “fenomeno” ha dato ordine di fare un decreto legge sul un tema del green pass, e tutti zitti e muti.
Lei, caro sedicente avvocato del popolo: dov’era? Dormiva?
Chi paga per gli effetti collaterali (irreversibili, quando non anche le morti) che si manifestano certamente prima che il decreto legge si converta in legge (60 gg.), a cura del Parlamento? Chi? Chi? Chi? Lei? Sedicente avvocato del popolo? Ma di quale popolo? Ce lo dica Sig. avvocato del popolo.
Per favore non dica che non è un obbligo, ma un requisito (come per la patente), come dicono alcuni “opinionisti” alle vongole, che non conoscono (si presume) neanche quello di cui parlano.
Tacendo d’altro, senno’ ricadiamo nell’art. 3, comma 1 (v. sopra), nonché nell’art. 13, comma 2, (v. sopra), ecc…
Finisco quindi con l’affermare, ricordandoglielo, caro sedicente avvocato del popolo: che il combinato disposto degli articoli sopra citati, determina l’assoluta anticostituzionalità del decreto legge sul green pass.
E lei Sig. sedicente avvocato del popolo, con tutti i grillini (governativi) al seguito sta dando un contributo importante al perseguimento di un crimine contro il proprio popolo. Sia dal punto costituzionale, sia dal punto fattuale (danni alla salute).
Riverisco Sig. sedicente avvocato del popolo. Che Dio le renda ciò che merita. Ma stia tranquillo. E’ molto probabile che non esista (salvo prova contraria). Continui pure la sua opera “meritoria” di appoggio al governo, assassinando il diritto e facendo strame della Costituzione, sulla quale prosperano gli odierni politici di “livello”. Tipo Salvini, per dire.
Non credo di allontanarmi molto dal vero, se penso che i Padri Costituenti si stiano rivoltando nella tomba.
(Massimo Piccolo)