LIBRI/Croce, spada e rosa: lo storico rumeno Antoniu Martin torna alle stampe con la storia delle società iniziatiche

“Crucea, Spada, Trandafirul”(“La Croce, La Spada, La Rosa”) è l’ultima fatica di Antoniu Martin, analista politico per l’ateneo della Romania e della Moldavia. Martin, però, è anche uno storico attento alle culture esoteriche dell’Est e collabora con Quotidiano sociale.

Antoniu Martin, ci risiamo con i libri: hai scritto diversi volumi sulla storia del fenomeno iniziatico. L’ultimo libro si intitola “Crucea, Spada, Trandafirul” ed è stato pubblicato dalla casa editrice Mirador di Arad, in Romania. Cosa c’è di nuovo in questa edizione editoriale?

Mi sono occupato e mi occupo tuttora dello studio del fenomeno iniziatico di origine occidentale e in particolare del modo in cui una serie di società cavalleresche, organizzazioni a carattere iniziatico si sono agglutinate nello spazio rumeno: dai Templari, i Gioanniti, i Teutoni, l’Ordine del Drago, fino ai Rosacroce e perfino i Frammassoni dell’epoca moderna. Sono diversi gli elementi di novità che questo libro porta all’attenzione del pubblico più o meno esperto di questi argomenti. Un aspetto che mi preoccupa costantemente è il rapporto tra il potere e il filone iniziatico nello spazio rumeno e non solo. Il libro “La Croce, La Spada, La Rosa” è strutturato su tre coordinate – iniziazione, fede, potere –, che considero tratti qualificanti per la comprensione di questa complessa relazione.

 

 Che ruolo hanno avuto le società iniziatiche nel corso della nostra storia?

Gli ordini cavallereschi e le società iniziatiche esercitano, senza dubbio, un fascino particolare sul grande pubblico. Ma poche persone comprendono le ragioni della loro esistenza. Il libro propone un’incursione nei momenti importanti della storia dell cavallerismo e del fenomeno iniziatico. Ho cercato di illustrare, per quanto lo hanno consentito le fonti storiche e le fonti attendibili, l’universo ideativo di questi autentici fenomeni spirituali. Oggi è noto che queste società meno visibili hanno influenzato in modo significativo la cultura e la mentalità di oggi. Le organizzazioni di questo tipo si concentravano principalmente sull’individuazione di formule per modellare la società, come avvenne, ad esempio, nel caso dei Rosacroce e dei Frammassoni.

Come si è manifestato il fenomeno iniziatico nel territorio rumeno?

Il  fenomeno iniziatico di origine occidentale si è diffuso con relativa rapidità nella nostra zona, sia che si parli degli ordini cavallereschi – i Templari, i Gioanniti, i Teutonici – sia che ci si riferisca agli Ordine “Rosacroce”, alla massoneria operativa o a quella speculativa, di carattere moderno. Se dovessimo fare riferimento ai Templari, recenti ricerche rivelano il fatto che alcuni di loro si ritirarono nel XIV secolo nell’area rumena, più precisamente in Transilvania, per proteggersi dalle persecuzioni dell’Inquisizione. Anche il caso dei Rosacroce è rilevante da questo punto di vista, poiché la Transilvania offre, attraverso l’ambiente multiculturale qui esistente, un contesto estremamente favorevole per lo sviluppo dell’universo ideativo di questa società. Come è noto, sulla base delle corporazioni medievali, quelle radicate organizzazioni professionali, si cristallizzò più tardi la massoneria moderna, durante il periodo illuminista. Possiamo quindi affermare che lo spazio rumeno è stato stabilmente connesso al fenomeno iniziatico occidentale. Inoltre, esponenti di spicco di tali correnti iniziatiche sono originari della nostra regione o hanno compiuto qui un viaggio iniziatico.

Queste organizzazioni possono contribuire alla promozione internazionale della Romania?

Certamente. Dobbiamo comprendere il fatto che queste società di cui abbiamo parlato sopra hanno lasciato in eredità ai posteri un importante patrimonio ideativo oltre che architettonico. Negli ultimi anni, la Romania è stata sempre più promossa all’esterno e su coordinate iniziatiche. Ho notato, nelle discussioni che ho avuto con autori di spicco provenienti da diversi paesi europei, un crescente interesse nell’imparare il fenomeno iniziatico dallo spazio rumeno. Sono felice di essere tra coloro che hanno promosso e stanno promuovendo aspetti significativi della storia delle società iniziatiche in Romania in diversi paesi che hanno una ricca tradizione al riguardo. Mi riferisco qui all’Italia, alla Francia, alla Gran Bretagna, alla Spagna. Posso dire che gli articoli su tali argomenti sono sempre ben accolti dal pubblico occidentale. (red)

 

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