Mentre l’inverno si avvicina, è ormai certo che il price cap sul gas non sarà possibile perché dentro l’Ue non c’è accordo. Ora la prospettiva sono acquisti congiunti di gas, una sorta di centrale unica europea per gli acquisti. Come ultima risorsa, l’UE potrebbe imporre un tetto massimo al prezzo del gas sull’hub più grande. L’analisi arriva dal mondo finanziario, Bloomberg in particolare, secondo cui” l’Unione Europea presenta un nuovo pacchetto di emergenza per affrontare la crisi energetica, scommettendo su misure per rafforzare la solidarietà tra gli Stati membri. Ma il blocco si asterrà dall’immediato limite al prezzo del gas tra divisioni politiche e preoccupazioni sulla sicurezza dell’approvvigionamento”.
per approfondire questa notizia https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-10-18/eu-to-announce-interim-gas-market-steps-with-no-quick-price-cap?srnd=premium-europe&leadSource=uverify%20wall
Intanto i cantieri navali cinesi, che rappresentano circa il 50% del mercato globale, lavorano 24 ore su 24 per costruire le gasiere la cui domanda è aumentata grazie alla crisi energetica in Europa.
Il cantiere di Shanghai sta utilizzando il 100% della sua capacità produttiva e ha ordini fino al 2026. Ora lavora 24 ore su 24 su 18 grandi navi.
La carenza di gasiere ha anche portato ad un aumento del costo dei noleggi tassi. Il costo giornaliero per il trasporto di 174.000 metri cubi di GNL nella regione atlantica è passato da 74.000 dollari all’inizio di agosto a 397.000 dollari, un record.