Novanta giorni di guerra e di missioni targate Anas Italia: il bilancio dell’operazione Ucraina

Più di sessantamila chilometri percorsi in otto missioni a partire dal 2 marzo, quando la Rete Anas ha iniziato la spola  umanitaria tra Italia – Ucraina per sostenere le vittime civili del conflitto. E ancora, altri numeri: in novanta giorni di guerra sono stati impiegati oltre 80 volontari in arrivo da Sardegna, Puglia, Abruzzo, Sicilia, Calabria, Trentino, Emilia e Veneto. Sono loro gli eroi silenziosi che hanno accompagnato in Italia con i van e le ambulanze oltre 600 ucraini, per il ricongiungimento con i loro connazionali già presenti in Italia ma soprattutto per essere accolti da famiglie di italiani generosi. Oltre sessanta le tonnellate di medicinali e cibo consegnate alle autorità ucraine attraverso l’Unità di Crisi Anas Italia in Lviv, coordinata da Irina che è affiancata dai volontari Misha, Denis e Victoria.

Le spese delle missioni sono state affrontate dalle associazioni affiliate alla Rete Anas con risorse proprie: donazioni di denaro frutto delle iniziative di autofinanziamento ma soprattutto di beni di prima necessità e servizi: senza l’aiuto della Tirrenia e la Grimaldi i mezzi in partenza dalla Sardegna sarebbero rimasti in porto. “E’ un risultato straordinario”, commenta Claudio Cugusi, dirigente di Anas Italia e coordinatore della missione Ucraina, “davvero frutto di una enorme solidarietà e che ci ha portato consenso e apprezzamento nel Paese. Sappiamo che i nostri eroi silenziosi con i loro sacrifici, perché questi viaggi sono stancanti, hanno davvero salvato la vita a centinaia di civili ucraini”. (redazione)

(Con la collaborazione di Maria Lufrano)

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