Venerdì 9 giugno, presso la Sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana, si è tenuta la presentazione del libro “ La mia vita le mie battaglie “ del maresciallo Cav. Leonardo Gentile della Guardia di Finanza.
Alla presentazione hanno partecipato autorità politiche e militari tra cui l’On. Antonio Venturino Vice Presidente dell’ARS; l’on Giovanni Di Giacinto Presidente del gruppo parlamentare PSI-PSE ; il Gen di Divisione Ignazio Gibilaro Comandante Regionale Sicilia della Guardia di Finanza ; il Gen di Brigata ris. Umberto Rocco Presidente A.N.F.I. Sez. di Palermo ; il Col Andrea Rizzo G.d.F. comandante Gruppo Accise Roma….. l’Ing. Gervasio Venuti Direttore Generale A.O.O.R. Azienda Ospedaliera Villa Sofia –Cervello di Palermo ; Fabrizio Di Bella Direttore Amministrativo A.O.O.R. ; il prof. Manlio Corselli Docente Università degli Studi di Palermo il dott. Marco Santoro…… il Prof. Aurelio Maggio Direttore dell. U.O.C. di Ematologia e malattie rare del sangue e degli organi ematopoietici presso l’ospedale Cervello di Palermo “ Progetto Guarigione “
Ha dato anche un fattivo contributo alla realizzazione della manifestazione l’Ufficio della Regione Siciliana Legale e Contenzioso Servizio V, del Dipartimento Formazione e P.I., in un percorso di legalità e trasparente collaborazione con la Guardia di Finanza.
Il libro di Leonardo Gentile trae spunto da esperienze di vita vissuta nell’arco di un ventennio, dalla nascita della figlia primogenita Antonella, talassemica, sino alla sua prematura morte. Vuole essere la testimonianza forte di un percorso di vita costellato di soddisfazioni e delusioni , gioie e dolori, rappresenta la presa di coscienza di un padre ma nel contempo un messaggio forte, carico di patos , alle nuove generazioni, la società civile, alla politica. Un messaggio del senso di quello che è e deve essere il percorso della vita di ognuno di noi.
“Nella mia vita, le mie battaglie” emergono i valori fondamentali a cui si ispirata tutta l’esistenza dell’autore: l’Onestà, la fiducia nelle Istituzioni e la fede in Dio. Valori che costituiscono tutto il motivo conduttore il libro.
La nostra natura umana cerca di dare una risposta alla nostra esistenza ma questa risposta può venire solo attraverso la lotta per far affermare il bene e la giustizia, attraverso il superamento delle avversità, degli ostacoli, spesso attraverso il superamento del dolore più profondo, – “ Non credo che ci siano parole per descrivere la perdita di una figlia, specialmente dopo averla cresciuta e avere diviso con lei ogni giorno della tua vita per quasi vent’anni” – dice l’autore nel suo libro.
Ed è questo dolore che ti trasforma, e se permeato dalla fede e dall’ amore diventa forza, diventa energia, quell’energia che scaturisce dal cuore e diventa il motivo principale di un’altra grande battaglia. Forse la più importante della sua vita !
Che la morte di mia figlia non sia stata vana! Questo vuole dire l’autore e questo è il simbolo di questa nuova, sentita battaglia. Lo ha promesso a sua figlia, a quella figlia che non è riuscito a salvare e alla quale aveva trasmesso quei valori che devono ispirare l’esistenza di ogni essere umano.
“Un grande gesto d’amore” !!! Che altri genitori non abbiano a provare il mio dolore. Occorre sensibilizzare: Sensibilizzare attraverso i media, sensibilizzare le istituzioni spingere la ricerca! C’è e ci deve essere una soluzione.
Ecco il motivo della presentazione di questo libro (il cui ricavato è interamente devoluto alla ricerca) che vuole essere nel contempo un mini convegno che vede tutti riuniti: Medici e alte cariche delle Istituzioni politiche e militari presso la prestigiosa Sala Mattarella dell’A.R.S.
Un convegno che tende a sensibilizzare, che vuole tracciare un percorso e gettare un ponte nel contesto di un sempre più proficuo rapporto di collaborazione istaurato con il Corpo della Guardia di Finanza, autorità politiche ed Organizzazioni preposte alla cura ed alla ricerca della talassemia e delle malattie rare del sangue e degli organi ematopoietici, ricerca realizzata con fondi privati e inaugurata nel 2013 grazie all’Azienda Ospedaliera Villa Sofia- Cervello e all’impegno della Fondazione Franco e e Piera Cutino .