Millecentotrenta euro: è questo il valore delle donazioni arrivate per Seb, il diciottenne nuorese che voleva fare il contadino e dovrà farlo, interrompendo la scuola, per salvare l’azienda agricola del padre. Dopo l’appello lanciato dalla rete Anas Italia su Quotidiano sociale, la notizia è stata ripresa nei giorni scorsi dai quotidiani sardi e la macchina di solidarietà ha iniziato a camminare.
La storia
Seb è un ragazzo che ha avuto qualche difficoltà. Ospite della comunità per minori della Clare coop sociale nel Cagliaritano, grazie agli educatori coordinati da Annalisa Catte (nella foto) è tornato sui banchi di scuola partendo da zero: il primo anno di istituto agrario, che ha completato con voti alti.
Poi la decisione di tornare nel Nuorese dalla sua famiglia e la notizia della malattia del padre, che non gli consente più di lavorare. Seb, che ha sempre amato la campagna, si è trovato davanti a una scelta: lasciarsi sopraffare dai debiti verso la banca (contratti dal padre per acquistare l’azienda agricola) oppure ritirarsi da scuola, affrontare gli studi da privatista e nel frattempo tenere in piedi l’azienda agricola, centinaia di mandorli e ulivi affacciati che guardano le cime più alte del Nuorese.
Cosa serve
I volontari della rete sociale Anas per la Sardegna in questi giorni stanno cercando di aiutare Seb anche nelle pratiche amministrative. A cominciare dal commercialista Rocco Cerina, che si occupa della partita iva e delle pratiche in Coldiretti Sardegna che consentiranno a questo ragazzo di essere a breve un vero agricoltore. Intanto Seb dovrà prendere la patente ma già iniziato a tagliare la legna con una motosega nuova che gli è stata regalata. Altri doni sono in arrivo, soprattutto materiale per l’edilizia necessario per la ristrutturazione del casale che sta dentro l’azienda.