BURGIO
Visita del centro storico, della Chiesa di San Giuseppe, della Chiesa Madre, dell’antica fonderia delle campane della famiglia “Virgadamo”, dei laboratori di ceramica artigianale e del museo a Burgio.
Visita dell’Azienda Agricola “La Dea del Profumo” produttrice della fragolina di bosco, Presidio Slow Food
Appuntamento: domenica 14 maggio, ore 08:00 Piazzale Giotto (capolinea autobus)
Partenza: ore 08:15 (pullman GT PRESTIA E COMANDE’)
Colazione: cornetti, the, caffè, acqua
Burgio
Burgio ha una storia antica ricchissima ma le testimonianze storiche sono in contraddizione per cui, almeno per un periodo molto remoto, non si hanno certezze assolute. Non esiste una fonte attendibile sulla data di fondazione di Burgio. Sicuramente esisteva nel XIV secolo d.C., quando gli abitanti della vicina Scirtea si unirono a quelli di Burgio. Esisteva, con certezza, già nel 1282 d.C., quando Pietro I d’Aragona, re di Sicilia, invitò al Parlamento Siciliano alcuni Sindaci e, tra essi, quello di Burgio. Il mistero che avvolge le origini del Paese si arricchisce di elementi interessanti che testimoniano le presenze in quei luoghi di diverse popolazioni: il Castello, forse del XII sec.; una cappella dedicata a M.SS. del Popolo del 744; un quadro della Vergine SS. tra S. Antonio Abate e S. Nicola di Bari del 1102; e, infine, un Crocifisso conservato nella Chiesa Madre del 1103. Le origini di Burgio sono legate alle vicende del più antico monumento, il Castello, edificato secondo gli storici, durante il periodo dell’occupazione araba nella parte più alta dell’attuale paese; in seguito la roccaforte fu conquistata dai Normanni, che ricostruirono, probabilmente, il fortilizio. I signori di Burgio a partire dagli inizi del XIV secolo, furono Federico di Antiochia conte di Mistretta e di Caltabellotta che, per fellonia, dopo soli sette anni dovette cedere la città alla famiglia Peralta; in seguito passò ai Cardona e ai Gioeni, e dal XVII secolo ai Colonna, che la tennero fino all’abolizionie della feudalità (1812). Il centro urbano presenta un impianto tipicamente medievale nella parte orientale, dove sorgono la Chiesa Madre e il Castello: quest’ area costituì probabilmente il primo nucleo della città. Più regolare è l’impianto nella parte occidentale, che si strutturò parallelamente alla direttrice segnata dal complesso dei Padri Minori Riformati. Tra le emergenze monumentali si ricordano la Chiesa di S. Giuseppe, costruita nel XVI secolo e restaurata agli inizi del XVIII: l’interno è interamente ornato da un apparato decorativo seicentesco ad affreschi e stucchi; nella volta a botte è affrescata una grande scena del Paradiso. In piazza IV Novembre sorge la Chiesa di S. Vito, esistente nel 1522, restaurata nel 1616; all’interno è custodita la celebre statua di S. Vito di Antonello Gagini (1522). Risalendo la via Pozzo di Sant’Antonio si raggiunge la Chiesa Madre, nella parte alta del paese dedicata a S. Antonio Abate (patrono della città).
Ore 17:30 partenza per Palermo