Qual è la strada che ha portato al golden power?

L’uragano Coronavirus si è abbattuto su un’ Italia devastata dall’austerity: con tagli da 37 miliardi firmati da Monti, una drastica carenza nel settore della sanità, nei reparti di terapia intensiva e con 70.000 posti letto in meno.  Questo virus “ inaspettato” e preso troppo a lungo sotto gamba  sta mobilitando i “piani alti” per far fronte all’emergenza economico-sociale e per evitare la degenerazione in guerra civile.
I provvedimenti presi fino a questo momento però sembrano insufficienti. Mentre qui si lotta per un accredito di 600 euro  che non risolleverà le condizioni economiche di nuclei familiari bisognosi, Inghilterra e Germania depositano indennizzi direttamente sul conto corrente degli interessati.

In Italia a far da intermediario è invece l’INPS, che ha mostrato l’inefficienza dei suoi server. In questo quadro a preoccupare ulteriormente è l’indebolimento delle grandi imprese, che necessitano di uno scudo,  e la prospettiva di un debito pubblico destinato ad assumere proporzioni mai viste. Tutto ciò rende l’Italia una preda succulenta per chi nutre mire espansionistiche.

Secondo analisi del Copasir, sono attualmente nel mirino la proprietà di Borsa italiana, la società che controlla piazza affari, diverse banche e assicurazioni. E la cosa che preoccupa ancora di più è che il pericolo arriva da vicino: hanno messo gli occhi sulle nostre società i cugini francesi, gli stessi che in questi giorni si stanno accordando con i tedeschi per portare avanti il progetto del Mes. Si stanno ponendo forse le premesse per reiterare ciò che avvenne nel 1992-93? Quando in un momento di indebolimento finanziario si verificarono diversi passaggi di proprietà tra aziende?  Nel dubbio l’Italia, memore della storia, maestra impareggiabile per fare i conti col futuro, sta pensando a una protezione, cioè al cosiddetto golden power.

A Palazzo Chigi si sta lavorando per estendere, attraverso  il decreto in gestazione, il golden power alle attività economiche ritenute essenziali per l’emergenza coronavirus.

Ma non è finita qui: l’attuale disinformazione, secondo analisi del copasir, sarebbe stata studiata per far ricadere svariate colpe sull’Italia. 

Dunque, unendo i pezzi del puzzle un sospetto non può che emergere:

  • l’Italia, è stata dipinta come untore d’Europa, quando solo dopo abbiamo scoperto  che il paziente zero proveniva dalla Germania, ben guardatasi dal far circolare la notizia: 
  • nel momento in cui abbiamo richiesto aiuto i nostri fratelli europei hanno lasciato inascoltato il nostro grido addirittura iniziando trattative per quello che potrebbe essere il colpo finale contro l’Italia, cioè il Mes;
  • Ad oggi arrivano notizie di possibile acquisizione di nostre società da parte di Francia e Germania, che hanno addirittura adocchiato, come già detto, Borsa Italiana

Non sembra quasi un piano orchestrato ad arte per portarci al punto in cui siamo adesso?

 

 

Cinzia Testa

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