Il romanzo più piccante dell’estate 2022 è senza dubbio “I Maschilisti” (Mursia Editore) di Pier Francesco Grasselli, prolifico autore che solo pochi mesi fa era in libreria con la raccolta di poesie d’amore, tutte dedicate alla stessa donna, “Poesie d’amore a una stronza” (Edizioni Il Foglio Letterario). Con quella storia d’amore in poesia, che in qualche modo si richiamava alle “Cento poesie d’amore a Ladyhawke” di Mari, Pier Francesco Grasselli ha dimostrato che quando è scritta bene la poesia può competere con la narrativa nel tenere in ostaggio il lettore dall’inizio alla fine di un libro.
Recentemente il poliedrico autore emiliano ha dato alla luce il suo ventitreesimo libro, un romanzo anticonformista e politicamente scorrettissimo, che sprizza testosterone, uno stile di scrittura elettrizzante, a tratti pirotecnico, che non ti consente di staccare gli occhi dalle pagine fino alla fine del libro (io l’ho cominciato alle sei del pomeriggio, per finirlo alle due di notte). Cose che non capitano spesso oggi, né con la letteratura di casa nostra né con quella straniera. Il romanzo, leggero e scorrevole ma tutt’altro che superficiale, si inserisce nella serie di opere decisamente personali che l’autore stesso ha definito la sua “autobiografia erotica”, lo stile spiritoso e incalzante ricorda vagamente quello di Lorenzo Licalzi nel “Privilegio di essere un guru”, con qualche calcolatissima virata sul trash.
Come nei precedenti “Fanculo amore” (Mursia 2009) e “Tromba Daria” (Independently Pubblished, 2017), il soggetto di “I Maschilisti” (Mursia 2022) è il sesso, le burrascose relazioni del protagonista con le donne e la sua “rocambolesca” vita sessuale. Un ideale libro da ombrellone, adatto a chi ama le letture frizzanti, imprevedibili… e piacevolmente indecenti.