Debutta in prima assoluta il nuovo spettacolo scritto e diretto da Andrea Giovalè, “Non andartene docile”, all’Altrove Teatro Studio di Roma, dal 3 al 12 marzo, con Michele Eburnea, Sara Mafodda, Mersila Sokoli.
Questo spettacolo affronta un momento specifico della vita: il contatto con la perdita e con l’assenza, i protagonisti rivolgono uno sguardo fratturato, parziale, soggettivo, ferito al passato e al futuro. La scena, quindi, restituisce loro una visione non lineare, incompleta, ma non per questo meno vera.
E se la perdita non fosse una strada a senso unico? Cosa rimane di una relazione, due settimane dopo la sua fine? E due anni dopo?
Ale, Bene e Fede cercano a tentoni le risposte nello spazio caotico e scomodo di una casa frammentata, mentre le loro storie, passate, future o immaginarie, tornano a bussare alla porta.
Non hanno strumenti per affrontarle, solo un mucchio di scatole con dentro i loro compromessi, le contraddizioni e le fragilità che conoscono, o non conoscono ancora, gli uni degli altri.
Ripercorrendo frammenti di passato, setacciando ipotesi di futuro, non rinunciano al progetto di ricomporre qualcosa che si è rotto, o di cancellare del tutto i segni della rottura.
Chissà se ne usciranno tutti interi.
Sono queste le domande che fanno da fondamenta dinamiche a uno spettacolo che, di riflesso, sperimenta i linguaggi – drammatico, grottesco, onirico, commovente – per plasmarli fino a trovare qualcosa di nuovo. Allo stesso modo, i personaggi dovranno piegare la realtà che conoscono, le regole che la società ha insegnato loro, per giungere alle risposte che, forse, li attendono alla fine del viaggio, anzi, un poco oltre.
Tiziana Spiga