SANITA’/Carini (Udc): in Liguria un paziente su dieci rinuncia a curarsi e dalle 20 le automediche non sono in servizio

Sui problemi della sanità pubblica interviene  Paolo Carini, commissario provinciale UDC di Genova: “Il dato più preoccupante è che circa il 7% dei pazienti rinuncia alle cure. Le cause sono sotto gli occhi di tutti : liste d’attesa sconfortanti, mancanza di personale medico e infermieristico , costrizione a spendere denaro per prestazioni private. Ne consegue una migrazione dei pazienti verso altre regioni che possono garantire le cure in tempi e modi adeguati, finché , anche il sistema sanitario di queste non andrà al collasso”. Per Carini “è necessario ribadire che sulla salute pubblica, l’istruzione e la ricerca non si debba risparmiare. Non vogliamo che l’Italia diventi come gli Stati Uniti, dove chi è ricco si cura e chi è povero, muore. Stiamo raccogliendo le testimonianze dei cittadini ed invito chi non l’ha ancora fatto a scrivermi sui miei canali social ed indirizzo mail paolo.carini@udcliguria.com per portare all’attenzione delle istituzioni quella che è una vera e propria violazione di un diritto sancito dalla Costituzione. Non possiamo permettere che chi si trova in una situazione di sofferenza e quindi più debole e in difficoltà, non possa essere curato ed assistito adeguatamente”. I casi estremi in Liguria non mancano: “Siamo arrivati al punto nel quale, per esempio nella Valle Scrivia, nonostante gli appelli dei sindaci e delle pubbliche assistenze, non si possano permettere il “lusso” di sentirsi male dopo le 20 in quanto non è previsto il servizio di automedica in tale orario”.

 

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