Si rafforza l’alleanza Romania – Moldavia. Transnistria, ecco perché sarebbe tragico un nuovo fronte di guerra

Si rafforza il patto tra Romania e Moldavia proprio nei giorni in cui cresce la tensione internazionale sulla repubblica separatista della Transnistria. Il primo ministro della Repubblica di Moldavia, Dorin Recean, ha effettuato ieri una visita ufficiale in Romania. In questa occasione, Nicolae Ciuca, il primo ministro rumeno, ha assicurato al suo omologo moldavo che la Romania continuerà a sostenere la Repubblica di Moldova nel suo cammino verso l’Unione Europea a superare la crisi energetica, della sicurezza e economica. Inoltre, la Romania ha assicurato che sosterrà la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica di Moldova a livello internazionale. L’analista politico Antoniu Martin ritiene che “la Romania continuerà a sostenere l’ingresso della Moldavia nell’Unione europea e il processo di integrazione”.

Ucraina frena l’allarme per Tiraspol: Mosca non ha truppe necessarie in Transinistria

Mosca ha truppe necessarie per aprire un nuovo fronte della sua guerra contro l’Ucraina in Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia dove potrebbe aprirsi un nuovo fronte del conflitto. Lo dice Natalia Humeniuk, portavoce del comando operativo meridionale ucraino. Secondo Humeniuk, l’esercito russo dovrebbe attraversare senza essere colpito lo spazio aereo ucraino o della Nato per poter far arrivare contingenti di armi e uomini preoccupanti. Diventa impensabile per Mosca aprire nuovo fronte, perché  le forze armate che controllano i confini ucraini sarebbero abbastanza resistenti da gestirla. Fonti russe affermano che da giorni, comunque, si registra un ulteriore afflusso di militari e mezzi ucraini al vicino confine con la Transinistria, nella zona della polveriera di Cobasna, dove sono stoccate 20 mila tonnellate di munizioni post Urss, cioè adatte a lavorare con le vecchie armi in dotazione all’Ucraina. La polveriera di Cobasna, la più grande dell’Europa dell’Est, è attualmente vigilata da un contengente russo di circa 2 mila soldati in funzione di peacekeeping. «Quelle forze ora concentrate sul territorio della Transnistria – ha dichiarato Humeniuk, citata da Ukrinform – molto probabilmente seguono con grande sorpresa le notizie riguardanti il loro potenziale bellico diffuse dalla propaganda russa». «Le nostre forze ucraine sono concentrate lungo il confine e sono adeguate a contenere la minaccia ipoteticamente possibile qualora decidessero di compiere una mossa disperata», ha concluso.

Distrutto nella notte palazzo di 5 piani a Zaporizhia: 3 morti

I russi «hanno quasi completamente distrutto un edificio residenziale di cinque piani. Diverse persone sono sotto le macerie. Tre corpi sono stati recuperati tra i detriti», ha scritto Il segretario del dipartimento del servizio di Emergenza di Zaporiyia, Anatoly Kurtev. Finora, 11 persone sono state soccorse e ricoverate in ospedale per esami, tra cui una donna incinta, e 20 persone sono state evacuate. Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha detto nel suo consueto discorso alla popolazione che «città e distretti in prima linea sono soggetti “a bombardamenti russi ogni giorno e notte». «È terrore deliberato. Nikopol e altre comunita’ nella regione di Dnipropetrovsk, Zaporizhia, Kherson e la sua regione, la parte in prima linea del Donbass, Kharkov e la sua regione, le province di Sumi e Chernigov» soffrono di questi attacchi, ha aggiunto.

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