L’ANALISI/ Abortion law: le politiche demografiche come metodo per il controllo sociale (di Michela Pisu)

Era l’agosto del 1974, un’estate calda, all’insegna della siccità su gran parte dell’Italia centro-meridionale, con alcune ondate di caldo che portarono temperature massime sui 40 °C sulle estreme regioni meridionali nella parte centrale del mese di luglio, e sulle aree pianeggianti della Toscana nel mese di agosto. Perché il caldo nella stagione estiva è una regola non un’eccezione, proprio come il freddo lo è nei mesi invernali. Ma tant’è: se le Tv dicessero che c’è un’ondata di freddo nonostante i 40 °C, qualcuno uscirebbe di casa con il cappotto. La…

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Il commento/Se tra i diritti c’è anche il diritto all’ipocrisia (di Pier Franco Devias)

La decisione della Corte Suprema statunitense di abolire il diritto all’aborto, con applicazione immediata in tredici Stati dell’unione, continua a fare discutere in tutto il mondo e suscita aspre proteste. Dopo 50 anni il diritto all’interruzione di gravidanza ritorna ad essere un tabù per milioni di donne nordamericane, e in alcuni Stati il divieto arriva ad essere applicato persino in caso di rischio per la stessa vita della madre. Credo che un po’ tutti, forse anche prima di questa sentenza, si rendessero conto di quanto fosse paradossale la presunta (e…

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Julian Assange: l’estradizione collaterale (di Michela Pisu)

«Se tagli la testa, la coda non si dimena più». È possibile che i signori della politica statunitense siano dei fedeli lettori di Don DeLillo, perché la decapitazione sembrerebbe proprio quello che vorrebbero fare a Julian Assange. Così che la sua coda possa smettere per sempre di dimenarsi. Quello che non hanno compreso è che il padre di Wikileask potrà anche esser giustiziato per spionaggio (gli ultimi a subire la pena di morte negli Usa con questo capo d’accusa furono i coniugi Rosenberg, militanti comunisti, nel 1953) o tenuto prigioniero…

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15 ESIMO ANNIVERSARIO DELLA LEGGE CHE NON VOLEVA FAR NASCERE MIGLIAIA DI BAMBINI

Ci sono migliaia di bambini che non sarebbero mai nati se gli assurdi divieti imposti dalla Legge 40 del 2004 non fossero stati fatti a pezzi dal coraggio di alcune persone, mamme che hanno deciso di non rassegnarsi all’alternativa tra rischiare un aborto e rischiare di trasmettere la propria malattia al figlio. Ecco perché il loro sogno – diventato realtà grazie all’azione legale dell’Avv. Filomena Gallo, segretario di Associazione Luca Coscioni e a altri colleghi con anche le associazioni di pazienti-  e la loro storia meritano di essere raccontati. La…

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