Julian Assange: l’estradizione collaterale (di Michela Pisu)

«Se tagli la testa, la coda non si dimena più». È possibile che i signori della politica statunitense siano dei fedeli lettori di Don DeLillo, perché la decapitazione sembrerebbe proprio quello che vorrebbero fare a Julian Assange. Così che la sua coda possa smettere per sempre di dimenarsi. Quello che non hanno compreso è che il padre di Wikileask potrà anche esser giustiziato per spionaggio (gli ultimi a subire la pena di morte negli Usa con questo capo d’accusa furono i coniugi Rosenberg, militanti comunisti, nel 1953) o tenuto prigioniero…

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