Mentre l’Europa (o meglio, i lavoratori e i precari d’Europa) contano i giorni che li separano da un inverno alla fame e al freddo, grazie alle sanzioni contro la Russia decise per fare contenti gli amici americani, continuano a scorrere fiumi di denaro verso l’Ucraina. Denaro dei contribuenti, s’intende. Si dirigono non alle popolazioni martoriate, non agli sfollati, ma alle casse a disposizione del Governo Zelensky. Il quale, è sufficiente dare uno sguardo ai giornali degli ultimi mesi, pare essere ossessionato dal rivendicare “armi, armi, armi”- per usare le parole…
Read More