Situazione sempre più tesa in Moldavia: nella capitale Chisinau dalle prime ore della mattina si sono riversate migliaia di cittadini inferociti contro il caro vita e il prezzo del gas, che chiedono le dimissioni della presidente Maia Sandu. Ci sono state decine di cariche della polizia, arresti di manifestanti. Autobus in partenza da alcune città e diretti a Chisinau, con a bordo manifestanti, sono stati bloccati dalla polizia. Centinaia di persone sono andate a Chisinau da Balti a piedi. Il ministero degli Affari interni moldavo ha spiegato che il blocco…
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Aria di guerra in Moldavia: la grande polveriera presidiata dai russi fa gola all’esercito ucraino. E Wizz air dal 14 marzo non vola più (di Claudio Cugusi)
Wizz Air, la compagnia low cost ungherese, ha annunciato che sospenderà tutti i voli da e per la Moldavia dal 14 marzo: è soltanto l’ultima (e pessima) notizia in arrivo dal nuovo fronte caldo della guerra dell’Est. I blocchi Ucraina – Russia sono sempre contrapposti ma ormai tirano in ballo anche la repubblica neutrale della Moldavia, vicina alle idee dell’Europa unita e non distante dalla Nato con la presidente Maia Sandu. Ma prossima in qualche modo anche alla Russia, a causa dell’affetto reciproco che lega la repubblica separatista di Transnistria…
Read MoreBlack out totale in Moldavia: il colosso russo Gazprom taglia le forniture
A causa di un taglio del 40% delle forniture di gas naturale russo, la Moldavia non è in grado di produrre elettricità sufficiente per i suoi 2,5 milioni di abitanti, ha affermato ieri il vice primo ministro Andrei Spinu, incaricato dei negoziati con Mosca. Il gigante russo del gas Gazprom ha promesso di fornire solo 5,7 milioni di metri cubi di gas al giorno, ben al di sotto degli 11,5 milioni necessari per garantire energia sufficiente. “Il taglio”, afferma il vice primo ministro in una nota, “ha reso impossibile per…
Read MoreScenari/la guerra in una larga fascia che va dalla Transistria sino alla Moldavia, dove i russi e le munizioni ci sono già (di Claudio Cugusi)
Giorno dopo giorno, dopo quasi tre mesi dall’inizio dell’Operazione speciale in Ucraina, il cambio di rotta di Putin sembra comporre i pezzi di uno scenario inedito. Non più la guerra totale al Paese guidato da Zelensky: è chiaramente sfumata la possibilità di prendere Kiev e le grandi città come Rivne e Lviv più vicine alla Polonia (e alla Nato). L’interesse militare di Mosca, invece, è sempre più evidente nel sud est dell’Ucraina, con gli oblast di Dnipro e Zaporizzia in prima fila tra i bersagli missilistici di queste ultime ore.…
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