Valeria Sassu autrice de: “Borderside – Psicoracconti”, l’intervista

La dottoressa Valeria Sassu imprime la propria esperienza di psicoterapeuta su un tessuto narrativo passionale, dando vita a personaggi controversi che nella loro unicità rispecchiano la quotidianità delle esistenze umane.  Le trame si snodano sul filo della passione e della psicologia esistenziale, e nell’arco di cinque brevi racconti inducono riflessione e coinvolgimento emotivo. Si racconta in questa intensa intervista.

 

Da psicoterapeuta e scrittrice, come è arrivata a pubblicare un libro di racconti brevi?

La decisione di scrivere un libro nasce da due importanti motivazioni. La prima riguarda la necessità di portare fuori dalla stanza terapeutica le vicende umane rendendole pubbliche pur mantenendo la segretezza dei protagonisti, al fine di permettere ad ogni lettore di identificarsi (del tutto o in parte) nei percorsi vissuti degli altri trovando la propria strada personale. I personaggi del racconto diventano così l’esempio da seguire per uscire dall’impasse psicologica. La seconda è legata invece al precedente libro da me scritto, “La Mia Unica Vita La mia Vita Unica”, la psicobiografia di Cristina P., una storia intensa e drammatica che ha mosso le fila motivazionali per avviarmi verso uno stile di scrittura a carattere psicologico, in cui evidenziare la semplice ma complessa vita di ognuno.

“Borderside – Psicoracconti” di cosa parlano questi micro-brevi racconti?

 

Ciascun racconto narra le vicende di persone comuni con problematiche psicologiche di varia natura ed intensità. Le trame e gli intrecci si snodano attorno a molteplici personaggi minori che ruotano attorno al protagonista principale. Ogni racconto è indissolubilmente legato all’altro e il legame è creato dai personaggi stessi

Chi è Vanessa? E Nicola?

Vanessa è la protagonista di “Poliamorosa” una storia ambientata in un quartiere periferico della città di Cagliari, in cui una giovane donna vive con il miraggio di un roseo futuro per poi scontrarsi costantemente con la cupa e immutabile realtà. Una donna che cerca rifugio e salvezza in amori fittizi e sfuggenti cercando microattimi di felicità in un mare di disturbi psicosomatici che non le permettono di vivere serenamente. Per Vanessa la luce in fondo al tunnel si inizia ad intravedere quando comincia un percorso terapeutico con la psicoterapeuta, dott.ssa Alma. Nicola è il fratello “unico” di Luca (protagonista dell’ultimo racconto) nella storia “Psicobox” , una narrazione sul dramma della psicosi , raccontata ,così come realmente vissuta, direttamente dal protagonista . La narrazione porta il lettore a calarsi completamente nel sistema altamente disturbato del protagonista, empatizzando a tratti con i suoi sbalzi di umore, le sensazioni distorte e lo stato confusionale. Provando a tratti le sue stesse paure, ansie e paranoie. Psicobox, proprio come una scatola, senza via di fuga ,è la psicosi in cui il protagonista è immerso per tutta la vicenda narrata.

Ci parli della passione e dell’introspezione.

Passione ed introspezione sono due elementi fondanti della Psiche umana. Nei percorsi di analisi personale non è possibile prescindere dall’entrare in relazione con l’altro se non si da spazio a questi due elementi. La passione ha un carattere universale ed è motore motivazionale, spinta per poter avviare se stessi verso un obiettivo, qualunque esso sia. L’introspezione è il “guardarsi dentro”, un atto difficile da fare in modo obiettivo perché mai spurio di connotati segnati dall’ego ma comunque determinante per avviare un percorso individuativo.

Qual è stato il testo o l’autore più significativo durante i suoi studi in ambito psicologico?

Ci sono molti autori e molti testi che hanno determinato a formare il mio percorso personale. Direi però che gli autori di matrice Junghiana, primo fra tutti lo stesso C.G. Jung e il suo diretto allievo James Hillman hanno dato un’impronta determinante al mio percorso di studi e di vita.

 

“Borderside – Psicoracconti” avrà un seguito?

I lettori di Borderside mi hanno chiesto notizie sui protagonisti, come la loro vita si sarebbe evoluta, quali situazioni avrebbero dovuto affrontare. Molti avrebbero voluto che un solo racconto potesse diventare un unico libro. Sì, forse ci sarà un seguito. Vedremo.

 

Lisa Di Giovanni

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