Tutto nel nome di san Nicola, patrono di Bari e santo universale che unisce Oriente e Occidente. A Bari si è conclusa la due giorni pugliese dell’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnik all’insegna dell’accoglienza e della gratitudine dei pugliesi. Una visita ufficiale in Puglia che ha assunto un significato particolare non solo per la massiccia presenza, a Bari (e in tutta la regione) degli ucraini, ai quali si sono aggiunti molti altri rifugiati dopo lo scoppio della guerra, ma anche per il rapporto di fratellanza ormai consolidato nel corso degli anni. Ed è proprio ciò che ha rimarcato il rappresentante di Kiev a Roma, che ha elogiato l’accoglienza dei baresi. “Per questa ragione – ha detto Melnik – abbiamo chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza e dell’Onu nella speranza che questo tema della guerra sia al centro della discussione da parte di tutti i partner alleati e di tutti i Paesi del mondo” Una visita che ha assunto carattere di urgenza anche alla luce della delicata fase di guerra e dello spauracchio, ventilato dalla Russia, circa l’utilizzo delle armi atomiche. “Non ci sono confini che possano bloccare le conseguenze dell’uso di questo tipo di armamenti”, ha aggiunto Melnik.
Il rappresentante di Kiev a Roma ha poi detto che “la guerra è ormai arrivata a un punto cruciale e che moltissimi ucraini che hanno trovato rifugio a Bari e in molti altri paesi della Puglia e di tutta l’Italia, non vedono l’ora di riabbracciare i loro padri, le donne i loro mariti”. Con un auspicio: “Che la guerra possa concludersi con una grande festa: una vittoria e quella di san Nicola per i bambini”. Ovviamente Melnik in più occasioni, nell’ambito della due giorni, ha ribadito il ripudio per la guerra e la necessità sempre più pressante di trovare una soluzione diplomatica che ponga fine a questo sanguinoso conflitto. Una posizione, per la verità, espressa sin dall’inizio della guerra dal governatore della Puglia, Miche Emiliano, che insieme al Prefetto Antonella Bellomo, ha accolto l’ambasciatore di Kiev. Nel suo intervento, ha detto Emiliano “è sempre più in ballo la libertà e la democrazia dell’Ucraina. E’ un importante principio della Costituzione che le guerre vanno risolte solo con la diplomazia: di qui la necessità di riprendere il dialogo>.
Una visita non casuale, che coincide con i preparativi della festa di San Nicola, dal 7 al 9 maggio (previsto il ritorno del corteo storico). Una festa che ovviamente assume un significato particolare proprio per la massiccia presenza degli ucraini di fede ortodossa che sicuramente si assieperanno nella cripta della basilica di san Nicola per invocare il loro santo affinché la guerra finisca al più presto.
Ma una “giornata particolare” a Bari è stata anche per la visita-lampo, ieri, del ministro per la Giustizia, Carlo Nordio, che ha incontrato il viceministro Francesco Paolo Sisto (avvocato barese). Il tema oggetto della discussione è stato il tribunale di Bari, da anni ormai al centro di una serie di vicissitudini legate alla mancanza di una sede “stabile” e definitiva. A tale proposito Nordio ha assicurato che una quota di fondi del Pnrr sarà devoluta per il Tribunale. Poche parole: prima un tributo all’autonomia della magistratura, poi Nordio ha affermato che “quando si diventa magistrati si rimane magistrati per sempre, anche quando si assume una carica politica”, alludendo probabilmente alle polemiche tra Governo e il mondo della giustizia. Il ministro ha incontrato i capi degli uffici giudiziari. Infine c’è stata una cerimonia di intitolazione di un’aula della Corte di Appello, la prima sezione penale, alla memoria dell’avvocato Eustacchio Sisto, padre del viceministro Paolo, morto dieci anni fa.
Infine, nel pomeriggio, c’è da registrare una tappa (sempre a Bari) del ministro della Disabilità, Alessandra Locatelli, all’associazione <Welfare e Levante> che annovera in Puglia numerose strutture residenziali, diurne e domiciliari, che offrono assistenza alle persone anziane non autosufficienti e disabili. Durante l’incontro Antonio Perruggini, presidente di “Welfare a Levante”, ha chiesto al ministro l’istituzione anche in Puglia del “disability manager” affinché ci sia un riferimento più concreto per una effettiva inclusione sociale delle persone disabili. Di qui le rassicurazioni del ministro Locatelli con l’invito rivolto alle Asl “a lavorare col terzo settore”.
Nella foto da sinistra il prefetto di Bari Antonella Bellomo, l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnik, il presidente della Regione Michele Emiliano e il vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio