A Mesagne (Brindisi), nell’ambito dell’evento “A dreaming fashion show” organizzato dall’associazione “Art Fashion Dream” e ideato dal suo presidente Max Arcano unitamente al direttivo, hanno sfilato anche i gioielli d’autore dell’artista poliedrico Vito Gurrado.
Il maestro, barese classe ’79, artista poliedrico. Sin dal 1993 è incluso in numerose mostre di livello internazionale, nelle quali ha ottenuto significativi riconoscimenti e riscontri di critica. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e musei quale il Museo Fijlkam a Roma, la collezione reale del sultano dell’Oman e la collezione privata di Papa Benedetto XVI. Inoltre, la sua opera monumentale “Ci siamo”, sita nel castello di Berat è patrimonio mondiale dell’UNESCO.
La produzione del maestro Vito Gurrado è da sempre oggetto di studio, ricerca, censimenti e recensioni in numerosi cataloghi, giornali, riviste e dizionari enciclopedici internazionali d’arte moderna e contemporanea.
Oggi, per quotidianosociale.it racconta la sua esperienza e le influenze che hanno condizionato la sua arte nel corso degli anni
Maestro, lei non ama etichette rispetto alla sua produzione artistica. Qual è la motivazione?
Etichettare è un’abitudine intrinseca dell’essere umano da cui ogni volta che mi è possibile prendo volentieri le distanze ed ancor di più se parliamo della cosa più svincolata al mondo ovvero l’arte.
Quali sono le esperienze di vita che l’hanno più condizionata nella produzione artistica?
Mi limito a dire che non ho la presunzione di affermare che nell’universo, la nostra, sia l’unica forma di vita esistente. E sempre più spesso, seppure in forma altamente ermetica, creo ispirandomi a questo grande e così tanto affascinante mistero.
Qual è l’opera che ritiene sia più rappresentativa di questa sua stagione produttiva?
Probabilmente la scultura presentata dall’attore Frank Cippone nell’ambito dell’evento “A dreaming fashion show” organizzato dall’associazione Art Fashion Dream.
Un’opera intrisa di arcaici e sacri simboli ed avente all’apice una croce cristiana per mezzo della quale ho voluto evocare alcuni valori per me particolarmente importanti: il valore della Fede, della Speranza, dell’Amore incondizionato e della crescita spirituale.
Gabriele Serra